A Firenze il tour per scoprire il Giardino di Boboli con i grandi della letteratura
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Dal 18 maggio, una serie di tour guidati mostrerà il Parco Mediceo in una luce inedita. Ad accompagnare i visitatori saranno gli scrittori di ieri e di oggi, da Goethe a Dan Brown passando per Henry James, Dostoevskij e Montale.
Vero e proprio museo a cielo aperto, amatissimo dai fiorentini e dai turisti, il Giardino di Boboli è anche un contenitore di storie. Numerosi sono, infatti, gli scrittori, i poeti e gli intellettuali che nei secoli hanno esplorato la vasta superficie verde del parco creato dai Medici e ammirato le sue statue antiche e rinascimentali, traendone ispirazione per le loro opere.Grazie alla nuova iniziativa delle Gallerie degli Uffizi, Boboli Giardino Letterario, da martedì 18 maggio sarà possibile ripercorrere le tracce di questi visitatori illustri in piccoli gruppi, con lo scrittore Gabriele Morandi come cicerone. Due volte a settimana, infatti, il martedì e il giovedì mattina, un itinerario guidato a tema letterario in due lingue, italiano e inglese, sarà incluso nel biglietto di ingresso al parco.IL GIARDINO DI BOBOLI NEI DIARI DI VIAGGIO E NEI ROMANZITra gli autori che si sono fatti voce narrante della bellezza di Boboli ‒ parte della European Route of Historic Gardens, la rete dei giardini storici che hanno contribuito a plasmare l’identità culturale europea ‒ c’è Johann Wolfgang Goethe. Il celebre poeta e drammaturgo racconta nel suo Viaggio in Italia di essersi fermato in città soltanto per poche ore, ma di avere comunque trovato il tempo per apprezzare il Giardino Granducale.Un altro grande scrittore tedesco, Hermann Hesse, si riposò nel parco durante il suo primo pomeriggio fiorentino e ne rimase affascinato. “Quando penso a Firenze la prima immagine che ricordo non è il Duomo o l’antico Palazzo della Signoria, ma il piccolo stagno con i pesciolini rossi nel Giardino di Boboli”, scrive nelle sue Storie di vagabondaggio, “[…] e fu la prima volta che sentii davvero quella città, che tanti libri mi avevano reso familiare, come qualcosa di reale e vivo”. Tra i contemporanei, Dan Brown nel suo Inferno fa raggiungere dai protagonisti in fuga alcuni dei luoghi più famosi del giardino, dalla Cerchiata alla Grotta del Buontalenti.[Immagine in apertura: Il Giardino di Boboli, courtesy Le Gallerie degli Uffizi]