Nuova vita per la sede della Fondazione Hartung-Bergman di Antibes
ARCHITETTURA
A conclusione di un intervento biennale, dal 7 maggio prossimo tornerà visitabile la Fondazione Hartung-Bergman di Antibes. Arricchita con un nuovo centro di ricerca e una moderna struttura di accoglienza, l'istituzione ha sede nella villa-studio appartenuta a Hans Hartung e Anna-Eva Bergman, fra i protagonisti dell'arte moderna.
Situata in posizione panoramica, sulle alture di Antibes, la dimora-studio appartenuta agli artisti Hans Hartung e Anna-Eva Bergman è un luogo carico di bellezza e di fascino, dalla peculiare identità architettonica. Nacque su impulso della coppia, che dopo aver acquistato all'inizio degli anni Sessanta un appezzamento di terreno in Costa Azzurra, scelse di conferirgli un aspetto legato alla tradizione vernacolare mediterranea, con espliciti rimandi all'archetipo della domus romana, tenendosi a distanza dagli "eccessi" del coevo linguaggio modernista. Il risultato è un complesso articolato e armonico, posto in stretta connessione con il verde e in grado di rispondere alle esigenze di ridotta mobilità di Hartung. Ufficialmente riconosciuta come associazione no profit nel 1994, la fondazione intitolata ai due artisti ha sede proprio in questo edificio: dal 7 maggio prossimo accoglierà i visitatori in una veste profondamente rinnovata.LE NOVITÀ DELLA FONDAZIONE HARTUNG BERGMAN
Istituita con l'obiettivo di promuovere la conoscenza della produzione artistica del duo, in Francia e all'estero, e di preservarne le rispettive collezioni, che includono opere di dimensioni monumentali oltre che di eccezionale qualità, la Fondazione Hartung-Bergman si prepara a vivere una nuova stagione della propria storia. Negli ultimi due anni la sede è stata sottoposta a un intervento di ristrutturazione coordinato dall'architetto Cristiano Isnardi. Molte le novità che attendono il pubblico, al quale fin qui era concesso di accedere a questi spazi solo eccezionalmente, su prenotazione e attraverso la formula delle visite guidate. Dopo quasi un trentennio di attività, l'istituzione si avvia dunque verso una fase senza precedenti, come testimoniano anche la realizzazione della struttura destinata alle funzioni di accoglienza, provvista di un bookshop e di un'area ristorazione, e del centro di ricerca. Oltre alle gallerie espositive, che occupano 600 mq del complesso, il percorso di visita include l'accesso al parco di ulivi, alle terrazze panoramiche, alle aree per la meditazione, ai laboratori e agli archivi.LA PRIMA MOSTRA INDAGA LA PASSIONE PER GLI ARCHIVI
Curata Juliette Persilier e intitolata Archives of Creation, la prima mostra del nuovo corso dell'istituzione sarà visitabile dall'11 maggio al 30 settembre 2022. A partire da un'analisi della storia dei due autori e dei rispettivi approcci estetici, la rassegna prende in esame il loro comune interesse per il tema della conservazione e degli archivi. Per la prima volta, nel suggestivo e raffinato contesto di questa dimora, sarà dunque possibile conoscere i "segreti" delle loro produzioni, con un'indagine a tutto campo che si sofferma su tecniche, fonti di ispirazione e intrecci fra le loro pratiche.
[Immagine in apertura: Vue de la Fondation Hartung-Bergman à
Antibes, 2022 © Hartung / Bergman /
ADAGP, Paris 2022. Courtesy Fondation
Hartung-Bergman / Photo : Claire Dorn]