Foster + Partners rivitalizza uno storico edificio industriale di Madrid
ARCHITETTURA
Sostenibilità è la parola chiave dell'intervento di retrofit recentemente completato dallo studio Foster + Partners in uno storico complesso architettonico della capitale spagnola. Salvato dall'annunciata demolizione, l'edificio offre oggi spazi di lavoro funzionali ed è affiancato da un nuovo parco pubblico.
Fondato da Norman Foster nel 1967 e attivo nei campi dell'architettura sostenibile, dell'urbanistica, dell'ingegneria e del design, lo studio Foster + Partners ha recentemente completato un intervento di retrofit a Madrid, città in cui si trovano una delle sedi della società e la Norman Foster Foundation. Denominata Ombú, l'opera ha portato alla trasformazione in chiave sostenibile di uno storico edificio della capitale spagnola, ora occupato dagli uffici di un'importante società locale di infrastrutture ed energia. I lavori hanno riguardato anche la circostante area, portando alla nascita di un nuovo "polmone verde" esteso fino all'adiacente stazione di Méndez Álvaro.IL NUOVO PROGETTO DI FOSTER + PARTNERS A MADRID
Originariamente costruito nel 1905 su disegno dell'architetto Luis de Landecho, il complesso architettonico in questione dopo essere stato impiegato per la fornitura di energia, è caduto per alcuni anni in disuso. A salvarlo dalla prevista demolizione, una sorte già toccata ad analoghe strutture industriali situate nei dintorni, è stata la società energetica che lo ha acquistato nel 2017. L'operazione di retrofit messa a punto da Foster + Partners ha perseguito l'obiettivo di abbattere al minimo l'impronta ecologica dello stabile. Di conseguenza è stato mantenuto l'involucro storico, in modo da conservare oltre 10mila tonnellate di mattoni d'epoca anziché doverle smaltire, e si è puntato sull'inserimento di una leggera struttura interna. Quest'ultima è stata realizzata con legno proveniente da fonti sostenibili e certificate: riciclabile e smontabile, si stima che consentirà di risparmiare oltre 1.600 tonnellate di CO2. A convogliare la luce naturale all'interno è il lucernario centrale, un varco aperto nella copertura a sua volta ritmata da capriate in acciaio a falde. Le nuove vetrate incorporano tecnologie fotovoltaiche che generano elettricità.NORMAN FOSTER RACCONTA L'INTERVENTO DI RETROFIT
Oltre ai nuovi ambienti di lavoro, approfittando delle condizioni climatiche di Madrid, nel circostante cortile sarà possibile lavorare all'aperto; quest'area è in connessione con un grande parco di 12.400 mq, con 350 alberi. “'Ombú' riporta in una desolata area industriale un nuovo giardino urbano. Il clima favorevole di Madrid consente agli spazi di lavoro di essere sia all'esterno che all'interno, creando uno stile di vita flessibile. I materiali naturali vengono introdotti nell'edificio esistente, contribuendo a spazi biofili che fanno bene alla salute e alla produttività", ha dichiarato l'architetto Foster.
[Immagine in apertura: Foster + Partners, Ombú. Courtyard adjoining the building. Taking advantage of Madrid’s temperate
climate, the new courtyard offers the option to comfortably work outdoors.
Copyright Nigel Young / Foster + Partners]