La straordinaria vita della fotografa Lisetta Carmi

“Lisetta Carmi, nata a Genova nel 1924 da una famiglia di origine ebraica della media borghesia genovese, durante la guerra è costretta a interrompere gli studi per via delle leggi razziali e a fuggire in Svizzera. Nel 1945 torna a Genova, si diploma al Conservatorio e inizia la carriera di concertista. Nel 1960, durante un viaggio in Puglia con Leo Levi, decide di abbandonare la musica e di diventare fotografa”. Bastano queste poche righe per intuire la complessa e sfaccettata biografia di Lisetta Carmi, protagonista della fotografia italiana scomparsa nel 2022. Nota per i suoi scatti rivolti ai soggetti fragili e marginali della società, l'artista è al centro di un volume dedicato alla sua vita; anzi, alle sue “cinque vite”, come suggerisce il titolo della pubblicazione. LE CINQUE VITE DI LISETTA CARMI Edito da Contrasto, Le cinque vite di Lisetta Carmi ripercorre gli eventi principali che hanno scandito la parabola umana e professionale della fotografa: dalle esperienze formative a Genova (la sua attività fotografica inizia al Teatro Duse della città, chiamata a documentare gli spettacoli che vengono messi in scena) alle collaborazioni con riviste come Il Mondo, Vie Nuove e L’Espresso; dai celebri scatti degli anni Sessanta sui travestiti ai viaggi in America Latina e Asia. Scritto dalla giornalista e studiosa di fotografia Giovanna Calvenzi, il libro si avvale di una serie di testimonianze, offerte da coloro che hanno avuto la fortuna di accompagnare Lisetta Carmi nei momenti nodali e speciali della sua vita: la madre Maria Pugliese, Barbara Alberti, Luciano D’Alessandro, Paolo Ferrari, Clara Mantica e Daniele Segre. Un racconto imperdibile ed emozionante, arricchito da uno splendido apparato fotografico di quasi settanta immagini in bianco e nero e a colori. [Immagine in apertura: Lisetta Carmi © Martini & Ronchetti, courtesy archivio Lisetta Carmi, Nuoro, 1962]