La più alta onorificenza internazionale del settore architettura quest'anno viene assegnata a Diébédo Francis Kéré. Nato in Burkina Faso nel 1965, l'architetto, docente e attivista sociale è un convinto sostenitore della capacità della bellezza di trasformare luoghi e comunità. Ed è considerato un pioniere nella progettazione sostenibile e per l'uso delle risorse locali.

Il vincitore del Pritzker Architecture Prize 2022 è l'architetto Francis Kéré. Per la giuria presieduta dall'architetto cileno Alejandro Aravena, al quale il prestigioso riconoscimento internazionale venne attribuito nel 2016, il progettista originario del Burkina Faso "ha mostrato come l'architettura può riflettere e servire i bisogni, compresi quelli estetici, dei popoli di tutto il mondo". Residente a Berlino, città in cui si è formato e ha fondato nel 2005 il suo studio – Kéré Architecture –, l'architetto è particolarmente conosciuto per gli edifici costruiti in regioni del pianeta caratterizzate dalla scarsità delle risorse o da condizioni "avverse" sotto diversi punti di vista. Nonostante le (spesso) complicate condizioni di partenza, Kéré "ha trovato modi brillanti, stimolanti e rivoluzionari per rispondere" alle necessità locali, prosegue la motivazione evidenziando come l'intero corpus delle sue opere "ci mostra il potere della materialità radicata nel contesto. I suoi edifici, per e con le comunità, appartengono chiaramente a quelle comunità – nella loro creazione, nei loro materiali, nei loro programmi e nei loro caratteri unici". LA STORIA DELL'ARCHITETTO FRANCIS KÉRÉ Kéré è il 51esimo vincitore del Pritzker Architecture Prize. Istituto nel 1979 dal compianto Jay A. Pritzker e da sua moglie Cindy e attributo annualmente, il premio valorizza i progettisti di talento che attraverso il loro lavoro contribuiscono in maniera significativa alla crescita dell'umanità e dell'ambiente costruito. Nato nel 1965 a Gando, in Burkina Faso, una della nazioni più povere del pianeta, con gravi carenze a livello di risorse idriche, elettriche e infrastrutturali, Diébédo Francis Kéré ha frequentato la Technische Universität Berlin grazie a una borsa di studio. Si è laureato nel 2004 e l'anno dopo ha fondato il suo studio. Risale al 2001 il suo primo edificio, la Gando Primary School, costruita da e per la gente del suo paese d'origine: gli abitanti offrirono il loro contributo, dal concepimento al completamento, sotto la guida del progettista. Con questo intervento Kéré ha gettato le basi della sua peculiare visione dell'architettura: una disciplina che deve sempre essere al fianco delle comunità, capace di rispondere ai bisogni essenziali e di azzerare le disuguaglianze sociali, adottando soluzioni di qualità. “Everyone deserves quality, everyone deserves luxury, and everyone deserves comfort . We are interlinked and concerns in climate, democracy and scarcity are concerns for us all ”, sostiene l'architetto che nel 1998 ha dato vita alla Kéré Foundation, un'organizzazione senza scopo di lucro attiva prevalentemente a Gando.L'ARCHITETTURA IMPEGNATA DI FRANCIS KÉRÉ Ad attestare l'enorme successo della Gando Primary School fu la conquista dell'ambito Aga Khan Award for Architecture, nel 2004. Grazie all'approccio al tempo stesso utopico e pragmatico e al profondo radicamento nei contesti di inserimento, Kéré si è progressivamente affermato come uno degli architetti contemporanei più influenti al mondo. Con il suo team lavora oggi in quattro continenti: la maggior parte delle opere costruite si trovano in Africa – dalla Repubblica del Benin al Burkina Faso; dal Mali a Togo, fino a Kenya, Mozambico e Sudan – e includono scuole, ospedali e altri edifici pubblici essenziali. Particolarmente conosciuti e apprezzati anche i padiglioni e le installazioni temporanee firmati da Kéré, realizzati in Danimarca, Germania, Italia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Fra questi, si ricordano Sarbalé ke, presentata in occasione del Coachella Valley Music and Arts Festival, nel 2019, e Radical Kitchen, ovvero il 17esimo Serpentine Pavilion nei Kensington Gardens di Londra. A maggio 2022 aprirà alla Triennale di Milano il suo allestimento per la 23esima Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. [Immagine in apertura: Kéré Architecture, Gando Primary School Extension. Photo courtesy Erik-Jan Owerkerk. Courtesy Pritzker Architecture Prize]
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