Da Artemisia Gentileschi a Elisabetta Sirani, da Anna Morandi Manzolini a Judith Leyster. Sono quindici, nel complesso, le artiste del passato raccontate all'interno del nuovo volume a fumetti pubblicato da Barta Edizioni. Un libro dedicato alle protagoniste della storia dell'arte, rilette da quindici disegnatrici del nostro tempo.

“Le donne devono essere nude per entrare al Metropolitan Museum?”. Questo si chiedevano, più di trent'anni fa, le Guerrilla Girls, notando che “meno del 5% degli artisti nelle sezioni di Arte Moderna sono donne, ma l’85% dei nudi sono femminili”. E oggi? Sapreste nominare cinque artiste del passato, senza pensarci troppo? A chiederselo, e a lanciare la “sfida” al lettore, sono le autrici del nuovo volume illustrato dedicato alle grandi “eroine” della storie dell'arte. Stiamo parlando di Artiste, un appassionante viaggio a colori nelle vite di quindici donne fuori dagli schemi. LE GRANDI ARTISTE DEL PASSATO Protagoniste del libro, pubblicato da Barta Edizioni (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), sono quindici figure femminili della storia dell'arte. Artiste di grande talento eppure non sempre conosciute, qui raccontate “senza censure, con tutta la violenza, la passione, la pazzia e l’amore che hanno ricevuto, trovato, cercato nelle loro vite e nelle loro opere”. UN LIBRO “AL FEMMINILE” Scorrendo le pagine del libro (curato da Flavia Luglioli) a spiccare sono le storie di Claricia – la prima a lasciarci la sua firma su una miniatura medievale – e Artemisia Gentileschi – pittrice di scuola caravaggesca, esempio di volontà e determinazione. E poi ancora le vicende di Elisabetta Sirani, Anna Morandi Manzolini, passando per Caterina Vigri e Judith Leyster – raffinata ritrattista del “secolo d'oro” olandese, ricordata soprattutto per le sue scene di vita quotidiana. Le loro biografie, e quelle di molte altre “colleghe”, sono raccontate con immagini e parole da quindici fumettiste del nostro tempo: fra queste Erika Lerma, Anna Ferrari, Clara Giulia Gargano, Isabella Grott e Matilde Simoni. Un dialogo tutto “al femminile”, dunque, che punta ad accendere i riflettori su autrici del passato da conoscere, ricordare, riscoprire.
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