La fiaba di Cenerentola in versione punk
LETTERATURA
Cenerentola non è andata a vivere nel castello, ma in una comune punk. E non ha nessuna intenzione di finire in sposa a un principe che non ha scelto. Parte da questo inaspettato epilogo il nuovo graphic novel di Fumettibrutti e Joe1: una fiaba “al contrario”, che spazza via pregiudizi e stereotipi di genere.
Cenerentola sì, ma con la “a”
finale cerchiata. Scelgono la soluzione “anarchica” Fumettibrutti
e Joe1, le due autrici dietro l'inedita (e improbabile) rivisitazione
punk dell'omonima fiaba popolare. Pubblicato da Feltrinelli Comics,
il libro riadatta, stravolgendola, la storia della fanciulla che
tanto ha fatto sognare intere generazioni di bambine, offrendo ai
lettori una protagonista tutt'altro che dolce e sognante...
Dimenticate ingombranti vestiti da
favola e scarpette di cristallo: “armata” di jeans e anfibi
chiodati, la fanciulla non ha infatti alcuna intenzione di finire in
sposa al principe, né tantomeno di chiudersi tra le mura di un castello claustrofobico. Meglio vivere in una comune ai
confini del regno, dove poter trascorrere le giornate circondata da
topi, amici e in totale libertà.
UNA FIABA PUNK
Puntando il dito contro i temi del
patriarcato e del maschilismo, il fumetto (nell'immagine in apertura
un dettaglio della copertina) è una dissacrante “contro-fiaba”,
pensata per abbattere in maniera ironica e originale stereotipi e
ghettizzazioni di ogni genere. È così che la giovane donzella,
piuttosto che attendere di essere salvata, si trasforma in una donna
fiera e determinata in lotta contro un destino che non ha scelto; la
fata madrina, invece, è un'attivista transgender, mentre il gatto
Lucifero fornisce consigli agli oppressi invitandoli a scavalcare i limiti della società.
Un graphic novel che ha il ritmo e
l'energia di un concerto punk, grazie ai disegni “fluidi” di Joe1
e alla sceneggiatura di Fumettibrutti. Un'originale riflessione sull'importanza di
sfuggire agli schemi e alle etichette imposti dal conformismo
sociale.