Un nuovo fumetto racconta la vita di Pieter Paul Ruben a partire dal ritrovamento di un prezioso manoscritto. Una storia che intreccia passato e presente, realtà e immaginazione, nel segno del grande pittore fiammingo.

Siamo nel 2017. Quattro ragazzi di Colonia ritrovano per caso un libro molto antico. Rovinato dal tempo e apparentemente di scarso valore, il volume si rivela presto un prezioso manoscritto risalente al 1600, appartenuto a uno degli artisti più rappresentativi del Barocco europeo. I numerosi sketch presenti tra le pagine del catalogo sono infatti firmati da Pieter Paul Rubens: possibile che quel vecchio carnet sia una testimonianza diretta della vita e della produzione del grande pittore fiammingo? Prende il via da questa domanda l'appassionante biografia a fumetti portata recentemente sugli scaffali da Marco D’Aponte, Michel Hoëllard e Nathalie Neau, il trio di autori (il primo disegnatore, gli altri sceneggiatori) dietro Codex Rubens: un libro illustrato nel quale si racconta l'avvincente biografia dell'artista di Anversa. LA VITA DI RUBENS A FUMETTI Pubblicato dalla casa editrice Toppfer (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), il grahic novel viaggia su due livelli temporali, mettendo in relazione passato e presente. Da una parte viviamo infatti le vicende relative al ritrovamento e alle esistenze dei giovani che hanno avuto la fortuna di ritrovarsi tra le mani il prezioso manoscritto; dall'altra ripercorriamo la biografia e l'opera del protagonista. In sostanza, nei tredici capitoli che compongono la pubblicazione, la narrazione si dipana intrecciando epoche e personaggi, cambiando di stile a seconda del periodo storico affrontato (i disegni hanno un aspetto diverso nella colorazione e nella forma dei balloon, per distinguere la parte attribuibile a Rubens da quella che si svolge nella contemporaneità). UN VIAGGIO NEL TEMPO CON RUBENS A infittire ulteriormente l'intreccio narrativo, mescolando realtà e immaginazione, è inoltre l'incontro con figure mitiche dell'arte e della società del passato: dal colloquio con Pablo Picasso sull'arte di Rubens a quello con Maria de' Medici, dal dialogo con lo scrittore Miguel de Cervantes a quello con l'altro grande esponente della pittura del Seicento: Diego Velázquez. Chiude il fumetto un finale “barocco”, nel quale gli enigmi si sciolgono e le distanze tra passato e presente si annullano definitivamente.
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