Il 31 ottobre 2012, esattamente dieci anni fa, si spegneva l'architetta e designer Gae Aulenti. Contestualmente a questo anniversario, Triennale Milano ha annunciato una prossima retrospettiva sulla celebre progettista, conosciuta a livello internazionale per interventi che hanno fatto scuola, come la trasformazione in museo della Gare d’Orsay di Parigi.

"Gae Aulenti è stata una figura peculiare nel panorama culturale italiano: un talento creativo espressosi in contesti e linguaggi diversi (dal furniture design alla scenografia, dall’architettura alla progettazione degli interni) i cui segni sono ancora oggi evidenti e generativi. La sua curiosità e la sua intelligenza creativa hanno aperto nuove prospettive alla cultura del progetto". Con questo commento Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, ha accompagnato la notizia della retrospettiva che l'istituzione dedicherà alla progettista scomparsa dieci anni fa. TRIENNALE MILANO RICORDA GAE AULENTI CON UNA MOSTRA La mostra, in programma nel 2024, è inclusa nel ciclo espositivo promosso da Triennale per raccontare i maestri italiani della cultura del progetto. Un percorso intrapreso nel 2017, con le monografiche su Ettore Sottsass e Mario Bellini, proseguito nel 2018 con Osvaldo Borsani e Achille Castiglioni, del quale sono stati in seguito protagonisti anche Enzo Mari (2020), Vico Magistretti, Carlo Aymonino e Pietro Lingeri (gli ultimi tre nel 2021). Curata da Giovanni Agosti, la retrospettiva appena annunciata sarà realizzata con il fondamentale contributo dell'Archivio Gae Aulenti, la cui direttrice, Nina Artioli, ha sottolineato che "la vera ricerca su Gae non è ancora iniziata. Questa mostra segnerà un punto di partenza offrendo l’opportunità di mettere ordine in ciò che è stato fatto finora: una base per sviluppare punti di vista e aprire spunti di studio". Poliedrica e unica nel suo genere, la carriera dell'architetta ha toccato numerosi ambiti, inclusi l'editoria di settore, la scenografia e l'industrial design. Proprio in quest'ultimo campo, Aulenti lega il proprio nome a oggetti considerati icone contemporanee, non a caso inseriti nella collezione permanente del Museo del Design Italiano di Triennale Milano: dalla poltrona Sgarsul alla lampada Pipistrello, fino a Tavolo con Ruote.LA STORIA E I PROGETTI DELL'ARCHITETTA GAE AULENTI Originaria di Palazzolo dello Stella (Udine), dove nacque nel 1927, Gae Aulenti si formò fra Firenze e Torino durante la guerra, laureandosi infine al Politecnico di Milano nel 1953. Proprio in questa città fissò le basi per la sua attività professionale, pur operando non solo su scala nazionale. Fra i suoi più significativi progetti architettonici si ricordano il Museé d’Orsay di Parigi, la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia (1985-86); la conversione in museo delle ex-Scuderie Papali a Roma; la riqualificazione di piazzale Cadorna a Milano (2000); le stazioni “Museo” e “Dante” della metropolitana di Napoli (1999-2002); l'aeroporto di Perugia, inaugurato nell'anno della sua scomparsa. Decine i progetti per gli allestimenti di mostre temporanee, così come altrettanto rilevante fu il suo contributo nel campo della scenografia teatrale, esito della collaborazione avviata nel 1975 con Luca Ronconi. Per il suo lavoro Aulenti è stata insignita con alcuni dei maggiori riconoscimenti internazionali, inclusi Chevalier de la Legion d’Honneur (Parigi, 1987); Honourary Fellow of the American Institute of Architects (1990); Praemium Imperiale per l’Architettura da The Japan Art Association (Tokyo, 1991); Cavaliere di Gran Croce (Roma, 1995) e la Medaglia d’Oro alla Carriera (Milano, 2012), assegnata proprio da Triennale MIlano. [Immagine in apertura: Gae Aulenti durante l'incontro: Architettura "Nel Palazzo delle arti, La nuova Galleria della Triennale", particolare, 1994. Foto: Pinzauti Manfredo. Archivio fotografico Triennale Milano]
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