Reduci da importanti lavori di ammodernamento, le sale dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento della Galleria dell’Accademia di Firenze tornano ad accogliere il pubblico. Grazie al nuovo allestimento e all’adeguato impianto di illuminazione, le opere esposte sono esaltate in ogni minimo particolare.

“Finalmente, i grandi cantieri che ci hanno impegnato in questi anni per ammodernare e risanare la struttura della Galleria dell’Accademia si stanno per concludere una tappa dopo l’altra”, ha dichiarato la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, annunciando la riapertura delle sale dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento. “È stata l’occasione per rivedere anche l’allestimento e l’ordine dei dipinti, così come le pareti adesso di un verde, ispirato alle cromie dei capolavori ospitati in questi ambienti e in particolare a quello che troviamo nel bellissimo frammento dell’affresco di Giotto con la testa di pastore”. Grazie al completamento dei lavori del museo fiorentino mirati alla valorizzazione delle collezioni esposte, il pubblico potrà godere dello straordinario patrimonio storico-artistico della Galleria dell’Accademia nell'ambito di un assetto espositivo del tutto rinnovato. LE NUOVE SALE DELL'ACCADEMIA DI FIRENZE Dalle “nuove” sale che occupano il piano terra della Galleria dell’Accademia di Firenze emergono le tavole a fondo oro appartenenti alla collezione dei maestri della pittura gotica fiorentina, precedenti o contemporanei a Giotto. Le affiancano le opere firmate dal Maestro della Maddalena, dal Maestro della Santa Cecilia, da Taddeo Gaddi, Bernardo Daddi, Andrea di Cione detto l’Orcagna e Pacino di Buonaguida – a cui è stata dedicata la sala centrale. Con questo allestimento e grazie al nuovo impianto di illuminazione le superfici dei dipinti sono valorizzate in ogni dettaglio, così da regalare al pubblico un’esperienza unica. LE NOVITÀ ESPOSITIVE Con la riapertura è possibile ammirare nuovamente tre importanti opere che costituivano i pannelli laterali di un polittico smembrato proveniente dalla chiesa di San Procolo a Firenze, raffiguranti San Procolo, San Giovanni Evangelista e San Nicola, oltre al famoso Albero della Vita, prestato al Museo del Bargello in occasione della mostra Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante. [Immagine in apertura: Courtesy Galleria dell’Accademia di Firenze. Photo Guido Cozzi]
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