Un nuovo museo ha aperto i battenti nel sud della Francia. Si tratta del Cosquer Méditerranée, il centro culturale che riproduce fedelmente il patrimonio iconografico di uno dei siti archeologici sottomarini più importanti al mondo: la grotta Cosquer.

Era il 1985 quando Henri Cosquer, sommozzatore professionista, scoprì casualmente una grotta sottomarina non lontano da Marsiglia, nel sud della Francia. Deciso a esplorare questo luogo misterioso, l'uomo si addentrò nel buio di un “corridoio” naturale lungo circa 160 metri, per sfociare in un'ampia “sala” solo parzialmente sommersa. Davanti a quello scenario lo stupore fu tanto, ma nulla in confronto a quanto le successive escursioni avrebbero portato a galla. Accompagnato da amici e colleghi, Cosquer tornò nella grotta numerose volte nei mesi successivi. E le rivelazioni furono ancora più sbalorditive: figure di animali e di mani umane comparivano sulle pareti di questo spazio, delineando un luogo preistorico inesplorato per millenni. Le impressioni non tardarono a essere confermate da paleontologi ed esperti, che nel corso del tempo studiarono i dipinti della grotta datandoli a non meno di 20mila anni prima. Era il 1991 e la scoperta venne resa nota, trasformando quell'anonimo luogo sommerso in una delle mete più ambite da archeologi e sommozzatori. IL NUOVO COSQUER MÉDITERRANÉE A quasi quarant'anni da quel sensazionale rinvenimento, la grotta Cosquer (che prende il nome proprio dal sommozzatore che la identificò per primo) si presenta al pubblico in una versione totalmente inedita. Ha infatti recentemente aperto i battenti, a Marsiglia, il Cosquer Méditerranée, il nuovo polo culturale che riproduce fedelmente la grotta sottomarina, consentendo ai visitatori di apprezzarne i tesori grafici, superando i limiti logistici causati dalla sua posizione. Realizzato all'interno della Villa Méditerranée, l'enorme edificio costruito nel 2013 da Stefano Boeri e collocato accanto al MUCEM – Musée des civilisations de l'Europe et de la Méditerranée, il museo nasce con un intento ambizioso e ben preciso: portare la grotta “in superficie”, destinando ad archeologi, curiosi e studiosi che non possono accedere fisicamente al sito una replica perfetta dell'antica caverna. UN MUSEO PER LA GROTTA COSQUER È così che la grotta (abitata fra i 33mila e i 18mila anni fa, e diventata monumento storico nel 1992) è qui riprodotta in maniera perfetta (seppur con una leggera riduzione della scala). Per fare ciò, l'azienda incaricata della costruzione del museo si è servita dei dati di modellazione 3D raccolti dagli archeologi nel corso degli anni, affidandoli successivamente a un team di specialisti in repliche di grotte decorate. Il risultato è ovviamente straordinario. Muovendosi all'interno del museo, circa cinquecento figure umane, animali, impronte di mani e segni geometrici si palesano agli occhi dei visitatori, garantendo una fruizione inedita di luoghi difficilmente raggiungibili. LA QUESTIONE AMBIENTALE Ma c'è di più. Al di là dell'aspetto educativo, il Cosquer Méditerranée nasce con l'intento di "consegnare" i capolavori presenti nella grotta alle generazioni future, alle quali la visione di quegli ambienti potrebbe essere definitivamente negata. L'innalzamento del livello delle acque dovuto al riscaldamento globale e l'inquinamento marino stanno infatti accelerando il degrado delle pitture, minando l'esistenza delle opere rupestri qui custodite. Una lotta contro il tempo alla quale il nuovo centro espositivo potrà porre solo in parte rimedio. [Immagine in apertura: Villa Méditerranée © Stefano Boeri. Région Provence-Alpes-Côte d’Azur]
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