I primi risultati delle indagini scientifiche condotte sulla celebre tela "Le tre età" hanno confermato come Gustav Klimt abbia fatto ricorso a diversi materiali preziosi per realizzare la sua opera. Una scoperta di grande rilevanza, che contribuisce ad avere una migliore comprensione delle tecniche artistiche dell'epoca.

Dopo il grande successo di pubblico riscosso dalla mostra monografica estiva alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, il dipinto Le tre età di Gustav Klimt torna a far parlare di sé. Concessa in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma al museo perugino a seguito di un accordo di collaborazione tra i due poli, l'opera è stata sottoposta a una serie di studi sui materiali e sulle tecniche impiegate da Klimt all’inizio del XX secolo: gli esami hanno verificato scientificamente la presenza di elementi preziosi, accuratamente disposti dall'artista viennese sullo sfondo e nelle tre figure centrali della sua opera.I METALLI PREZIOSI USATI DA KLIMT NELLA SUA CELEBRE TELAA guidare le indagini è stato un team di ricercatori del CNR e del Centro di Eccellenza SMAArt dell'Università di Perugia, che ha messo in campo tecniche avanzate attraverso le quali è stato possibile identificare i diversi pigmenti e metalli presenti sulla tela, con particolare attenzione alle aree dorate e argentate, producendo una mappatura accurata della loro disposizione nella composizione. I risultati preliminari hanno evidenziato l’effettiva e diffusa presenza di lamine e polveri attribuibili a metalli preziosi come oro, platino e argento, utilizzati da Klimt tanto nella realizzazione dei preziosi sfondi quanto come ornamento delle tre figure femminili al centro dell’opera. Oltre a esaltare la resa cromatica del quadro, perfettamente coerente con l’estetica della Secessione viennese, l’intento dell’artista era senza dubbio quello di dare vita, attraverso questi materiali, a riflessi cangianti e a una brillantezza complessiva che rendessero l'opera un "quadro gioiello". La conferma della presenza di metalli preziosi fornisce dunque un’ulteriore testimonianza della preziosità di un’opera unica, il cui fascino senza tempo continua a stupire il pubblico e gli studiosi.LA NUOVA MOSTRA ALLA GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA DI PERUGIALa straordinaria scoperta è frutto di un’intesa tra GNAM e Galleria Nazionale dell’Umbria che unisce scopi scientifici e artistici: i risultati di questi ultimi studi sulla realizzazione del dipinto saranno infatti portati all’attenzione del pubblico durante la mostra L’età dell’oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea, in programma a Perugia dal 26 ottobre al 19 gennaio 2025. Il progetto di collaborazione costituisce un perfetto esempio di sinergia tra istituzioni e competenze diverse, e i risultati ottenuti testimoniano come l’impiego di tecnologie all'avanguardia combinato ai diversi approcci scientifici, storici e artistici possa arricchire la nostra comprensione di capolavori dell’arte mondiale.[Immagine in apertura: indagini su Le tre età di Gustav Klimt]
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