A un anno dalla scomparsa di Hermann Nitsch, una mostra in corso a Genova apre un varco nella produzione di uno degli artisti più rilevanti del panorama viennese contemporaneo. Visitabile fino al 30 settembre prossimo, è affiancata da un'appendice espositiva a Milano.

A poco più di un anno dalla scomparsa di Hermann Nitsch, la galleria ABC-ARTE dedica al più celebre esponente dell'Azionismo viennese una doppia esposizione, nelle sue sedi di Genova e Milano. Hermann Nitsch. Cathartic Aversion. Paintings, Actions, Relics and Musical Scores 1962 - 2020, curata da Flaminio Gualdoni, è la prima mostra monografica dedicata all’artista ospitata da una galleria italiana. È stata resa possibile dalla collaborazione tra Antonio Borghese, direttore artistico di ABC-ARTE, e Peppe Morra, fondatore del Museo Hermann Nitsch. Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee di Napoli. LA MOSTRA DI HERMANN NITSCH A GENOVA E A MILANO L’esposizione centrale è visitabile fino al 30 settembre 2023 nella storica sede genovese della galleria, mentre l'appendice milanese si estende fino al 14 ottobre prossimo. I due progetti raccontano, attraverso un’esaustiva raccolta dei lavori dell’artista, le basi filosofiche che accompagnano la densa poetica di Nitsch. Il percorso di visita parte dai primi lavori pittorici degli anni Sessanta fino alle opere più recenti, risalenti al 2020, in cui persiste l’aspetto liturgico delle sue operazioni catartiche. Lo staff del Museo Hermann Nitsch si è occupato dei progetti di allestimento, per rispettare fedelmente la visione del maestro. RITUALITÀ E CATARSI NELL'ARTE DI HERMANN NITSCH Padre dell’Azionismo, Nitsch è considerato una delle personalità più rilevanti del panorama artistico viennese contemporaneo. Le sue azioni non sono state semplicemente provocatorie, bensì primordiali, ancestrali, processualmente e visivamente violente, oltre che catartiche. Attraverso una performatività profondamente rituale (che gli è valsa più di qualche condanna), l’artista ha innescato nell’osservatore una liberazione dai tabù morali, sessuali e religiosi. Con i suoi lavori, Hermann Nitsch ci ha ricordato che veniamo dal sangue, elemento che nella sua produzione è divenuto manifestazione della connessione con la terra, l’animale, l’organico, con l’umano e il divino al tempo stesso. [Immagine in apertura: Hermann Nitsch, Napoli 2008. Photo ©M.Cimmino]
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