Una sorprendente installazione nel rinnovato Buffalo AKG Art Museum
ARCHITETTURA
"Common Sky" è la grande struttura in vetro realizzata in occasione della riapertura del Buffalo AKG Art Museum, nello stato di New York. Concepita dallo studio guidato dall'artista Olafur Eliasson e dall'architetto Sebastian Behmann, l'opera site-specific incarna la visione inclusiva del museo, oggetto di un'importante ristrutturazione firmata OMA.
Fondato nel 2014 dall'artista Olafur Eliasson e dall'architetto Sebastian
Behmann, Studio Other Spaces (SOS) ha realizzato per il rinnovato Buffalo AKG Art Museum l’opera Common Sky, una grande struttura in vetro e specchi che unisce scultura e
architettura. La straordinaria installazione avvolge il cortile del Seymour H. Knox Building, all'interno della sede museale di Buffalo che originariamente era conosciuta come Albright-Knox Art Gallery.IL NUOVO CAPITOLO DEL BUFFALO AKG ART MUSEUM
Dopo più di tre anni di lavori di ristrutturazione, il Buffalo AKG Art Museum è stato riaperto al pubblico da pochi giorni. Il progetto architettonico, finalizzato a rinnovare il complesso e dare vita a un campus museale ampio e moderno, è stato curato da
OMA/Shohei Shigematsu, in collaborazione con lo studio Cooper Robertson. Il risultato, che verrà ultimato il prossimo 20 luglio con l'apertura del Jeffrey E.
Gundlach Building sul lato nord del sito, dona alla comunità
locale e ai visitatori nuovi percorsi espositivi e ambienti di alta qualità, in un mix fra passato e presente. In particolare è in uno degli edifici esistenti, progettato da Gordon Bunshaft e
completato nel 1962, che è stata collocata l'opera Common Sky di Studio Other
Spaces. La maestosa struttura, che alterna le superfici vetrate con quelle specchianti, si eleva sopra il cortile,
creando un'esperienza immersiva che connette lo spazio museale con il cielo e il paesaggio
circostante.LA NUOVA OPERA DI ELIASSON E BEHMANN
Iniziata nel 2019, l'installazione Common Sky si integra armoniosamente con l'architettura dell'edificio intitolato a Seymour H. Knox, ponendosi come collegamento tra il
nucleo museale storico e il vicino Delaware Park. Come dichiarato da Eliasson l'intervento "combina un linguaggio geometrico e un approccio giocoso e poetico. Come opera d'arte, ti sensibilizza al mondo esterno, all'ambiente circostante di Buffalo". Nonostante quasi la metà della
superficie sia chiusa, lo spazio appare comunque aperto e arioso: la presenza degli specchi restituisce riflessi e variazioni atmosferiche e della luce, con effetti visivi sorprendenti per le persone si muovono all'interno del cortile. La struttura, inoltre, si curva e si abbassa fino a terra, prendendo le
sembianze di una colonna: si tratta di un omaggio a un albero di biancospino, piantato negli
anni Sessanta in quello stesso luogo. Accessibile liberamente, durante tutto l'anno, Common Sky riflette la visione del
Buffalo AKG Art Museum, un'istituzione culturale inclusiva che intende essere al passo con la società del XXI secolo.[Immagine in apertura: Copyright © Common Sky at the Buffalo AKG Art Museum, 2023, Studio Other Spaces – Olafur Eliasson and Sebastian Behmann. Photo: Marco Cappelletti. Courtesy of the Buffalo AKG Art Museum, OMA, Cooper Robertson, and Studio Other Spaces]