La magia dell'universo in una spettacolare installazione di luci
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Il museo del collettivo digitale teamLab cambia sede, e si trasferisce nel nuovo quartiere di Azabudai Hills, a Tokyo. Per l’occasione vengono svelate due nuove installazioni immersive, che mettono l’osservatore di fronte a tutta la profondità insondabile dell’universo.
Fondato nel 2001 da Toshiyuki Inoko, il collettivo internazionale teamLab indaga da oltre vent’anni le potenzialità dell'incontro tra arte e scienza, dando vita a grandiose installazioni immersive, dinamiche e luminose. Nel giugno del 2018, gli artisti fondano il MORI Building Digital Art Museum: teamLab Borderless, un museo interamente dedicato alle loro spettacolari opere multimediali e interattive. Oggi, l’istituzione si trasferisce dall’isola artificiale di Odaiba di Tokyo a Azabudai Hills, quartiere della città giapponese immerso nel verde e progettato da Heatherwick Studio. L’inaugurazione della nuova sede è prevista per il 9 febbraio.LE LUCI DELL’UNIVERSO IN UN’OPERA IMMERSIVA
Per l’occasione, teamLab presenterà al pubblico due monumentali installazioni inedite: Light Sculpture - Flow series e Microcosmoses - Wobbling Light.
Nella prima, una serie di raggi luminosi si intrecciano, formando una sorta di tunnel in movimento, che attira a sé lo spettatore, spostandosi avanti e indietro. “Stiamo lavorando alle nuove opere di ‘Light Sculpture’ proprio in questo momento, ed è qualcosa di incredibile”, ha dichiarato Toshiyuki Inoko. “Non ho idea di cosa stia succedendo nello spazio. Sono stato risucchiato nell'universo e sono diventato un tutt'uno con esso”, ha aggiunto Inoko, descrivendo la sensazione stimolata dall'ambiente immersivo.LE NUOVE INSTALLAZIONI DI TEAMLAB A TOKYONella seconda installazione, una miriade di luci colorate fluttuano placidamente nell'oscurità. Lo spazio, moltiplicato da uno specchio, sembra espandersi all'infinito. Così, come per magia, l’osservatore ha l’illusione di avere davanti a sé tutta l’incommensurabile profondità dell’universo, un ambiente quasi subacqueo, senza atmosfera. Il lavoro fa parte del più ampio e recente progetto di teamLab, Cognitive Sculpture: una ricerca artistica che spinge al limite la percezione umana, proponendo allo spettatore forme inusuali, che non si manifestano nel mondo fisico, ma soltanto in quello cognitivo.[Immagine in apertura: teamLab, Light Vortex © teamLab]