Jango Edwards, considerato il più irriverente e geniale tra i clown contemporanei, si è spento a Barcellona lo scorso 4 agosto. Originario di Detroit, il poliedrico artista aveva 73 anni.

Jango Edwards, clown, mimo, attore, performer, cantante, musicista, autore, è morto venerdì 4 agosto 2023 a Barcellona, dove risiedeva. Originario di Detroit, dove era nato 73 anni fa, si è spento a causa di una malattia che lui stesso aveva annunciato pubblicamente nel 2022. Nell'arco della sua carriera Stanley Ted Edwards, questo il suo nome di battesimo, ha lavorato fra Stati Uniti ed Europa, collezionando successi e muovendosi con scioltezza teatro, cabaret e televisione con le sue incursioni e i suoi memorabili one-man show.ADDIO A JANGO EDWARDS Figura chiave della clownerie degli ultimi decenni, Jango Edwards era noto per l'estrema versatilità, lo spirito libero, l'indole provocatoria. Le sue performance – trascinanti, imprevedibili e incontenibili –, lo hanno reso un riferimento per le generazioni esordienti. A tal punto che in The Clown Bible, il volume inedito al quale ha lavorato fino alla sua morte, ha scelto di riunire consigli, insegnamenti e aneddoti destinati a tutti gli appassionati di questo specifico ambito dell'intrattenimento.SKY ARTE RICORDA JANGO EDWARDS Diretto da Andrea Castagna e Simone Grassi, il documentario Jango – Who you are, in onda lunedì 7 agosto su Sky Arte alle ore 20:10, scava nell'identità dell’interprete alla ricerca di una possibile definizione univoca per il suo talento. La ventennale amicizia dell'artista con la coppia di registi italiani costituisce il punto d'avvio di questo progetto, girato in tre luoghi simbolo della vita dell'attore. L'America, sua patria e luogo delle sue radici familiari e affettive; l'Olanda, teatro del suo primo incontro con la cultura europea e, infine, la Spagna, paese in cui ha vissuto e dove ha fondato una scuola per clown moderni. “Non abbiamo mai pianificato una ripresa, provato un evento, o saputo in anticipo dove mai Jango ci avrebbe portato, tutto è stato una sorpresa continua", hanno raccontato Castagna e Grassi in merito a questa intensa opera. "Abbiamo effettuato le riprese in un rapporto di reciproca fiducia, certi che Jango ci avrebbe fornito il materiale necessario per comporre questo ‘puzzle’, un video mosaico che via via in montaggio avrebbe ‘a posteriori’ rivelato il suo filo narrativo e l’abbagliante cromatismo iconoclasta di un pittore sempre preda di visioni da sovrapporre alla realtà".
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