Una mostra in corso a St. Moritz, in Svizzera, esplora un capitolo meno noto ma incredibilmente intrigante dell’opera di Jean-Michel Basquiat: l’influenza dei paesaggi e dalla cultura delle Alpi svizzere sulla produzione artistica del pittore statunitense, nonché la nascita della celebre collaborazione con Andy Warhol e Francesco Clemente.

Cosa legava un artista rivoluzionario e profondamente “urbano” come Jean-Michel Basquiat alla quiete dei panorami alpini della Svizzera occidentale? La risposta viene dalla mostra Jean-Michel Basquiat. Engadin, attualmente in corso presso la sede di St. Moritz della nota galleria Hauser & Wirth. Il pittore newyorkese, celebre per le sue opere caratterizzate da un’estetica fortemente legata alla street art statunitense, trovò nel corso di numerose visite in Svizzera un’inattesa ispirazione nella quiete dei paesaggi alpini, finendo per integrare molteplici riferimenti visivi alla cultura locale nel suo inconfondibile linguaggio artistico, ricco di simboli e rimandi alla cultura afro-americana.IL DIALOGO VISIVO TRA NEW YORK E LE ALPI NELLA MOSTRA SU BASQUIATDopo una prima mostra alla Galerie Bruno Bischofberger di Zurigo, risalente al 1982, Basquiat fece più volte ritorno in Svizzera, dove rimase particolarmente affascinato dalla vastità del paesaggio naturale e dalla ricca storia culturale della regione dell’Engadin. L’evidente contrasto tra la tranquillità delle Alpi svizzere e il frenetico dinamismo di New York si riflette in diverse opere create durante i soggiorni in terra elvetica e presentate lungo il percorso espositivo: tra queste spiccano The Dutch Settlers (un imponente dipinto composto da nove tele dove convivono immagini e riferimenti alla diaspora africana e alla schiavitù ed elementi caratteristici dell’iconografia alpina, come abeti o stambecchi) e Big Snow (opera dove i rimandi a temi storici come il trionfo di Jesse Owens alle Olimpiadi di Berlino del 1936 sono disposti sullo sfondo di un paesaggio montano innevato).LA COLLABORAZIONE TRA BASQUIAT, WARHOL E CLEMENTEAperta al pubblico fino al 29 marzo, la mostra Jean-Michel Basquiat. Engadin evidenzia inoltre come l'esperienza svizzera, oltre ad aver rappresentato un’importante fonte d'ispirazione, abbia offerto a Basquiat un’occasione di crescita e scambio creativo. Nel 1984 infatti, proprio a St. Moritz, nacque il celebre sodalizio artistico tra l’artista newyorkese, Andy Warhol e Francesco Clemente: una collaborazione inedita e fondamentale che segnò un punto di svolta nella carriera di Jean-Michel Basquiat, portandolo a contribuire in modo distintivo alla creazione di opere come In Bianco, celebre tela dipinta a sei mani che integra e fonde armoniosamente i diversi stili dei tre artisti.[Immagine in apertura: Jean Michel-Basquiat, Brook Bartlett and Bruno Bischofberger at the Cresta Klubhaus in St. Moritz on January 30, 1983. Photo: Christina Bischofberger © Galerie Bruno Bischofberger, MännedorfZurich, Switzerland]
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