La vita di Keith Haring al centro di un nuovo fumetto
LETTERATURA
Pittore, scultore, attivista, graffitaro: nessuna etichetta può restituire la vulcanica personalità di Keith Haring. Il nuovo graphic novel di Paolo Parisi racconta la vita del grande artista, immersa nella realtà vibrante dei primi anni '80.
Da sempre Keith Haring è espressione
di un'arte per tutti. Non un'arte elitaria, ma condivisa. Un'arte che
abbatte le differenze e i confini, facendosi espressione visiva di un
linguaggio comune a ogni abitante del globo.
È per questo che chiunque può
facilmente sentirsi in sintonia con una qualsiasi delle sue opere
pubbliche, con una qualsiasi delle sue enormi tele esposte nei musei
di tutto il mondo. Dai suoi Diari leggiamo: "A me
interessa fare un'arte che sia vissuta come esperienza dal più
ampio numero di individui. Lo spettatore crea la realtà, il
significato, il concetto alla base del pezzo. Io sono solo un
intermediario che tenta di raccogliere delle idee".
IL NUOVO FUMETTO SU KEITH HARING
A raccontare la straordinaria
esperienza creativa dell'artista, attivista e graffitaro statunitense
(nato a Reading nel 1958) sarà presto uno dei fumettisti di punta
del panorama nazionale: Paolo Parisi, “arruolato” da Centauria
per la produzione di un nuovo volume: un viaggio illustrato nella
biografia di questo pioniere della cultura pop.
KEITH HARING E LA NEW YORK ANNI '80
In uscita a settembre, il libro poggia
le sue basi sulla cultura underground a cavallo tra la fine degli
anni Settanta e i primi anni Ottanta. È in questo irripetibile
periodo che Haring “sboccia”, affermandosi presto come una delle
voci prominenti della New York di quel tempo, al fianco di amici e
colleghi come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat e Julian Schnabel.
In questo scenario vivido e brulicante,
Haring esplode da subito: tutti lo vogliono e lo coinvolgono nei
progetti più disparati. Il graphic novel di Parisi ha l'obiettivo
di “fotografare”, in maniera il più possibile ampia e
veritiera, i momenti più significativi della vita del protagonista
in relazione a quel magma esplosivo di creatività. Dall'infanzia a
Kutztown al sogno di andare a Parigi “per diventare un artista”,
fino alla tragica e prematura morte a soli 31 anni. LE PAROLE DI PAOLO PARISI
“Questo volume si inserisce
in un mio personale percorso di approfondimento delle biografie di
icone che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama culturale
del secolo scorso: John Coltrane, Billie Holiday, Jean-Michel
Basquiat, e adesso Haring”, racconta l'autore nella prefazione
al volume. “Si tratta di artisti incommensurabili con un forte e dirompente impatto comunicativo, tra loro legati
da reciproca stima, obiettivi universali, condivisione di valori
etici e consapevolezza della portata rivoluzionaria della loro
opera”.
[Immagine in apertura: courtesy
Centauria]