Kurt Cobain “angelo maledetto” del rock in un nuovo fumetto
LETTERATURA
Voce indimenticabile del rock americano, Kurt Cobain è al centro di un nuovo graphic novel. Un libro che si sofferma sull'anima tormentata dell'ex frontman dei Nirvana, icona della musica degli anni Novanta.
“Il fatto è che io non posso
imbrogliarvi. Nessuno di voi. Quando siamo nel backstage, e le luci
si spengono e sento alzarsi l'urlo della folla, non ha nessun effetto
su di me”. Comincia con queste toccanti parole, prese in
prestito dall'ultima lettera lasciata prima di abbandonare il mondo,
Kurt Cobain, il nuovo fumetto dedicato al celebre frontman dei
Nirvana scomparso tragicamente nel 1997.
E proprio il tema del decesso
dell'artista sembra il punto nodale dell'intera narrazione. Scritto e
disegnato dalla coppia di autori formata da Andrea Cavaletto e
Francesco Giani, il libro (nell'immagine in apertura un dettaglio
della copertina) si inserisce non a caso all'interno di Club 27,
la collana di Inkiostro Edizioni dedicata alle icone “maledette”
del rock morte prematuramente (insieme a Cobain la lista include
Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison).
KURT COBAIN OLTRE IL PALCOSCENICO
Caratterizzato da pagine tutte giocate
su sfumature di grigio, il fumetto è una sequenza di eventi e
ricordi relativi alla biografia di Kurt Cobain. Una miscela di storie che
affiorano e scompaiono, conducendo il lettore di fronte alla vita
travagliata del protagonista.
A palesarsi agli occhi del lettore è
soprattutto l'anima tormentata del musicista di Aberdeen, la sua
sensibilità estrema e indifesa, inerme di fronte ai clamori e alle
luci dello star system. “Sapevo di addentrarmi in un campo
minato, poiché su Cobain è stato detto e raccontato di tutto, tra
documentari, libri e anche fumetti, senza contare che lui stesso ha
rivelato tantissimo dei suoi pensieri nei diari di appunti che ci
sono giunti dopo la sua morte”, ha raccontato Andrea Cavaletto.
“Volevo quindi provare a darne una versione che fosse proprio
mia, e che si discostasse il più possibile da quanto già pubblicato
in precedenza. Mi sono approcciato
alla storia cercando di spogliare Cobain del mito decadente che
proprio lui aveva contribuito a creare, e per farlo ho lasciato
volutamente in ombra ciò che lo ha reso famoso a livello mondiale:
la musica. Solo così potevo provare a scavare nella sua anima”.
OMAGGIO A KURT COBAIN
Quasi come fosse una canzone grunge, pieni e vuoti, esplosioni di rabbia e momenti introspettivi si
mescolano tra le quasi cinquanta pagine del volume. Un graphic novel
tanto intenso da sembrare un’autopsia sentimentale, o, per
dirla con le parole dello stesso sceneggiatore, “un omaggio a un
essere umano eccezionale, là dove sono stati fin troppi, dopo la
tragica scomparsa, gli sfruttamenti commerciali”.