Il libro sulla rappresentazione del mondo animale dall’antichità a oggi
LETTERATURA
Fa il suo debutto in libreria “Bestiaria, animali fantastici, mostruosi e allegorici” di Domitilla Dardi. Un viaggio a cavallo tra arte e design, che indaga la rappresentazione del mondo animale dall’antichità fino ai giorni nostri.
“Siamo animali che vivono insieme
ad altri animali. Ma siamo anche, tra tutti, gli unici in grado di
creare una rappresentazione della nostra e delle altre specie. Da
sempre osserviamo gli altri animali per conoscerli, ma anche per
capire in cosa da loro ci differenziamo o ci assomigliamo”. Con
queste parole Domitilla Dardi, storica e curatrice di design,
accompagna il lettore nel suo nuovo volume: un libro raffinato e
riccamente illustrato, che indaga la rappresentazione del mondo
animale dall'antichità fino a oggi. Si intitola Bestiaria,
animali fantastici, mostruosi e allegorici, ed è da qualche
giorno in libreria per 24 ORE Cultura.
IL NUOVO LIBRO DI DOMITILLA DARDI
Suddiviso in sei capitoli, ognuno dei
quali dedicato a diverse tipologie di bestierai (classici, grafici,
fantastici, mostruosi, esotici ed estinti, realizzati in tecnica
mista), il libro approfondisce decine e decine di opere illustrate.
Si tratta di pubblicazioni editoriali e dipinti del passato nei quali
a essere sondato è il regno animale nelle sue forme più bizzarre e
grottesche. Protagonisti della pubblicazione non sono infatti
elefanti, serpenti e insetti così come conosciuti in
natura, ma mostri dalle sembianze ferine immaginati dalla mente
umana, ovvero mescolando caratteristiche reali a tratti fantastici e
lontani da ogni possibile concezione.
ANIMALI FANTASTICI E ALLEGORICI
Esempi lampanti di questo “repertorio
grafico di zoologia fantastica” sono divinità egizie e induiste,
figure della mitologia greca, ma anche quelle esseri allegorici partoriti dalle menti
di Hieronymus Bosch, Enrico Baj, Ulisse Aldrovandi, e più recentemente Francesca Lanzavecchia. Un percorso visivo affascinante,
tra scienza, arti grafiche e design.
[Immagine in apertura: Jean-Jacques
Grandville, Lesmétamorphoses du jour, 1854. New York, The
Metropolitan Museum of Art]