Il libro che fa luce sulle vite “segrete” degli artisti
LETTERATURA
Non è facile, per un artista giovane o mid-career, mantenere un equilibro sano e proficuo tra pratica artistica, economia e richieste del mondo fuori dal proprio studio. Un nuovo saggio si sofferma su questi temi, offrendo più di uno spunto su cosa voglia dire, oggi, intraprendere questa professione.
Quali sono le sfide e le difficoltà
che gli artisti devono affrontare nel presente, e come è cambiata la
loro vita durante la pandemia? Come conciliano le esigenze della
pratica e della ricerca con quelle della vita reale, quali la
maternità, la malattia, la gestione familiare quotidiana?
A porsi tali quesiti è la critica
d’arte e giornalista Santa Nastro, da qualche settimana in libreria
con un nuovo volume che accende i riflettori proprio sulle vite
“segrete” degli artisti.
COME VIVONO GLI ARTISTI?
Se è vero infatti
che la narrazione sul sistema e sulla storia dell'arte ci ha abituati
a una serie di luoghi comuni sugli artisti – dal self-made man di epoca
recente al bohémienne d'inizio Novecento –, è altrettanto certo
che moltissimi di loro (anzi, la stragrande maggioranza) era ed è
costretta ancora oggi a fronteggiare quotidianamente difficoltà e
sfide molto spesso invisibili a un occhio esterno. Il conflitto tra aspirazioni e
incombenze reali, tra volontà, desideri e necessità pratiche, è un
nodo che moltissimi autori emergenti e mid-career sono chiamati a
sciogliere, facendo ricorso a ogni strumento possibile.
IL SAGGIO-INCHIESTA DI SANTA NASTRO
Edito da Castelvecchi, e presentato
all'interno della collana Fuoriuscita diretta da Christian
Caliandro, il volume – dal titolo Come vivono gli artisti?
(nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – si
sofferma su questi temi, fornendo analisi dettagliate, statistiche e
inchieste dedicate alla difficile gestione del tempo nella vita
privata di pittori, scultori e fotografi del nostro tempo (tra i protagonisti del volume Aryan Ozmaei, Laura Cionci, Elena Bellantoni
e Luigi Presicce).
L'obiettivo è portare all'attenzione del grande pubblico aspetti
dell'essere artista molto spesso estranei a una visione generalista e
stereotipata di questa professione.
LE PAROLE DELL'AUTRICE
“Mi
sono chiesta più volte come mai, in un sistema che ruota tutto
intorno agli artisti e alle loro opere, si tenda spesso a non
approfondire le questioni legate alla loro vita in quanto
professionisti ed esseri umani: la quotidianità, l’economia, la
gestione della famiglia e della malattia. Eppure, nelle loro opere
c’è il loro mondo, fatto anche della vita di tutti i giorni”,
scrive l'autrice nell'introduzione al libro. “Poi è arrivata
la pandemia da COVID-19 nel 2020 e queste istanze sono diventate
ancora più urgenti, meritorie di approfondimenti. Queste pagine
sono anche un diario degli ultimi due anni e sono state scritte
grazie a una serie di interviste, articoli che io stessa ho scritto
su 'Artribune' dal 2020 al 2022 e molte interessanti letture. I
profili delle persone coinvolte sono molto diversi: ci sono artisti
nati tra gli anni Sessanta e Novanta, affermati, giovani o
mid-career. Alcuni vivono esclusivamente del loro lavoro di artisti,
altri portano avanti altre carriere. Si tratta dell’inizio di una
ricerca che non pretende in nessun modo di essere esaustiva, ma che
vuole lanciare qualche spunto di riflessione, idee, pensieri e
raccontare storie”.