Prende il titolo da una delle sue più celebri canzoni, la nuova biografia “romanzata” di Lou Reed. Un racconto che, in chiave narrativa, ripercorre gli eventi principali della vita del mitico musicista americano.

Dai bassifondi della Grande Mela al successo planetario. È questa, in estrema sintesi, la traiettoria compiuta da Lou Reed, archetipo del rock e voce fuori dagli schemi della cultura internazionale. Scomparso dieci anni fa (il 27 ottobre 2013 all'età di settantuno anni), l'artista è ricordato all'interno di un nuovo saggio che ne ripercorre l'intensa biografia: un racconto che attraversa le fasi più calde della vita del cantautore, mettendo in particolare l'accento sul suo rapporto con la città di New York. Scritto da Alessandro Angeli, il volume si intitola Cammina sul lato selvaggio (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), in omaggio al celebre brano del 1972 dell'artista statunitense. LA NUOVA BIOGRAFIA DI LOU REED Sono diversi gli episodi approfonditi all'interno del saggio, sviluppato in chiave narrativa e pubblicato da Arcana – casa editrice specializzata nella pubblicazione di libri a carattere musicale. Si passa dall'adolescenza tormentata nell’America conservatrice degli anni Cinquanta, fino alla formazione dei Velvet Underground, la mitica rock band composta nei primi anni Sessanta insieme a John Cale; dal successo dell'album solista Transformer (prodotto da David Bowie) alla storia d'amore con l'artista Laurie Anderson. Dense e ispirate sono le pagine del volume dedicate alla dipendenza di Lou Reed dalle droghe, così come quelle incentrate sul rapporto tra il cantautore e l'amico e massimo esponente della Pop Art, Andy Warhol. Un viaggio nella storia di un artista che, nel corso della sua esperienza terrena, fu capace di scovare la poesia nei bassifondi della metropoli e di affermarsi come uno degli autori musicali più importanti del Novecento.
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