L'arte di Caravaggio in un cofanetto da collezione
LETTERATURA
L'arte senza tempo di Caravaggio è al centro di un nuovo volume. Un libro in formato leporello che illustra e racconta circa cinquanta capolavori del più grande pittore di tutti i tempi.
“Caravaggio è davvero
quell'artista sempre pronto alla lite e all'ingiuria, quella canaglia
collerica e depravata, rozza e beffarda, quel pittore assassino sul
quale si è voluto insistere a lungo? Quel ragazzaccio della pittura
barocca a cui piace solo la compagnia degli ubriaconi e dei bari nei
bassifondi di Roma?”. A domandarselo, e a tentare di fornire una personale
risposta a queste domande, è Valérie Mettais, la curatrice del
nuovo – prezioso – cofanetto da collezione dedicato alle opere
del Merisi. Una pubblicazione vincente a partire dal formato.
Non si tratta infatti del consueto
volume monografico destinato all'analisi critica dei lavori
dell'artista, ma di un oggetto che è opera d'arte esso stesso.
IL NUOVO LIBRO SU CARAVAGGIO
Edito da L'Ippocampo, Caravaggio
– questo il titolo del volume – raccoglie cinquanta capolavori
del pittore disposti in sequenza all'interno di un lunghissimo
cartoncino “a fisarmonica”. Sono le opere, dunque, a parlare,
messe nella condizione di esprimere tutta la loro drammatica potenza
grazie a una stampa di altissima qualità. Una soluzione grafica,
quella del libro a leporello, già adottata dalla casa editrice per
numerose pubblicazioni passate – come nel caso del cofanetto
dedicato alle stampe dei maestri giapponesi e alla pittura di Claude
Monet.
VITA E OPERE DI CARAVAGGIO
Nato a Milano nel 1571 e giunto a Roma
alla fine del XVI secolo, nell’arco di una ventina d’anni
Caravaggio sconvolge tutti i codici stabiliti diventando l’artista
più celebre e “romanzato” del suo tempo. Merito delle sue
abilità pittoriche, certo, ma anche delle turbolente vicende
biografiche che lo conducono nel corso degli anni a Napoli,
Malta e in Sicilia.
Nonostante la fama sulfurea che ancora
oggi circonda il personaggio, come testimoniano i sempre più
frequenti romanzi, fumetti e film, Caravaggio fu molto di più che un
pittore emarginato e ribelle. A spiegarlo è la stessa Valérie
Mettais nel libretto esplicativo che accompagna il leporello.
“Pittore colto e di solida
formazione, che impara in fretta sia dai predecessori sia dai
contemporanei, ambizioso e abilissimo, invidiato e odiatissimo,
capace di sorprendere i conoscitori eruditi della Città eterna con
le sue composizioni inedite, il suo sbalorditivo modo di trattare
temi profani o religiosi e la sua somma padronanza pittorica,
Caravaggio è un creatore possente e sicuro delle proprie risorse”.
Neppure la fama di “ragazzaccio” della pittura barocca, insomma,
riesce ad adombrare la luce abbacinante che ancora oggi prorompe
dalle sue opere.
[Immagine in apertura: © L’ippocampo
edizioni]