Progettata da Gio Ponti, la Concattedrale Gran Madre di Dio di Taranto ha tagliato il traguardo dei cinquant'anni nel 2020. SilvanaEditoriale porta in libreria una monografia che ne ripercorre il lungo iter.

L'opera degli autori considerati "maestri" in una determinata disciplina viene spesso definita "aperta". Indagini critiche, studi e ricerche alimentano infatti con continuità nuovi percorsi di analisi e osservazione, rendendo i loro lavori una "materia viva" anziché un'eredità silente. Appartiene senza dubbio a questa categoria l'articolata produzione dell'architetto Gio Ponti, oggetto negli ultimi anni di importanti progetti espositivi ed editoriali. Il 2019 è stato l'anno della retrospettiva Gio Ponti. Amare l’architettura, ospitata dal MAXXI di Roma; nel 2020 sono stati celebrati gli anniversari dell'inaugurazione di due fra i più noti edifici della sua carriera. Stiamo parlando del Grattacielo Pirelli di Milano, che ha tagliato il traguardo dei sessant’anni, e della Concattedrale Gran Madre di Dio a Taranto, consacrata cinquant'anni fa. A ripercorrere la storia di quest'ultima sono oggi Fernando Errico, Gabriele Rossi e Francesco Simone, autori di Gio Ponti e la Concattedrale di Taranto. Genesi di un'architettura: dall'idea originaria alla forma finita, volume monografico dato alle stampe da Silvana Editoriale.LA CONCATTEDRALE PROGETTATA DA GIO PONTI IN UN LIBRO A qualche mese di distanza dalla pubblicazione del carteggio intercorso tra l’architetto e il committente della chiesa ‒ Guglielmo Motolese, arcivescovo di Taranto ‒ e quindici anni dopo Gio Ponti e l'architettura sacra. Finestre aperte sulla natura, sul mistero, su Dio, la casa editrice lombarda propone ora ai lettori una pubblicazione che esamina il complesso iter del progetto pugliese. Considerata dal suo stesso artefice come l'opera più impegnativa e più gratificante dell'intera carriera, la Concattedrale tarantina ebbe una lunga gestazione. Ponti elaborò ben tre progetti prima di arrivare alla versione finale: ciascuna di queste fasi viene documentata nel libro attraverso schizzi, appunti, elaborati originali e commenti dei protagonisti di questa affascinante vicenda architettonica e spirituale.  LA LUNGA STORIA DELLA CHIESA DI TARANTO A essere ricomposta è dunque l'intera sequenza progettuale della cattedrale, scandita dai passaggi intermedi denominati "Il Tempio", "La Nave" e "La Vela".  Come noto, la struttura definitiva della Concattedrale si caratterizza all'esterno per la presenza di una "doppia facciata": moderna e monumentale, in cemento bianco faccia vista, si riflette nella vasca d’acqua posta nella piazza antistante l'edificio. Di recente la mostra Gio Ponti e la Concattedrale di Taranto 1970-2020. Il sogno di una città, il sogno dei suoi cittadini e il sogno di Guglielmo e di Giovanni, al Museo Diocesano di Taranto, ha riannodato i fili della memoria, ricostruendo le fasi salienti della genesi dell'edificio. [Immagine in apertura: dettaglio della cover di Gio Ponti e la Concattedrale di Taranto Genesi di un'architettura: dall'idea originaria alla forma finita]
PUBBLICITÀ