Operai, artigiani e contadini popolano i grandi murales di Diego Rivera, il pittore messicano meglio noto per la sua storia d'amore con Frida Kahlo. Un nuovo volume ne racconta la straordinaria produzione.

Verità e leggenda convivono in egual misura quando si parla di Diego Rivera, il celebre pittore e muralista messicano passato alla storia per le sue opere, certamente, ma anche per la sua avventurosa biografia. Compagno di vita di Frida Kahlo, con la quale condivise una relazione d'amore tormentata e romanzata come poche nella storia, Rivera è considerato ancora oggi un vero e proprio eroe popolare nel “suo” Messico e in l'America Latina, grazie all'impegno politico e alle tematiche sociali che guidarono tutta la sua ricerca. Il nuovo libro edito da Taschen ripercorre la prolifica carriera l'artista, scandagliando gli eventi e i temi che influenzarono la sua produzione. IL NUOVO LIBRO SU DIEGO RIVERA Si intitola Diego Rivera. The Complete Murals, e già dal nome lascia intendere il carattere esauriente e approfondito alla base della pubblicazione. La mole del volume, d'altronde, conferma le aspettative, con oltre seicento pagine ricche di immagini e dettagli in grande formato da ammirare. Curato da due esperti di arte messicana e sudamericana come Luis-Martín Lozano e Juan Rafael Coronel Rivera, il libro è una finestra sulle opere – e in particolare modo sui grandi interventi a parete – create dal pittore in oltre mezzo secolo di attività. ARTE E RIVOLUZIONE NELLA PITTURA DI DIEGO RIVERA Studente in accademia del paesaggista José María Velasco, e allievo di Eduardo Chicharro in Spagna (Paese che raggiunge nei primi del Novecento grazie a una serie di borse di studio assegnategli dal governo), Rivera coltivò la sua arte grazie al confronto giovanile con pittori e intellettuali quali Pablo Picasso e Amedeo Modigliani, che frequentò a più riprese durante i suoi viaggi in Europa. L'iscrizione nel 1922 al Partito Comunista Messicano, e l'avvicinamento ai temi della rivoluzione russa, diedero un impulso notevole alla sua ricerca, spingendolo a coniugare arte e attivismo politico – due ingredienti inscindibili nella sua visione del mondo. IL LIBRO DI TASCHEN Presentando anche opere raramente viste prima (su tutte bozzetti e disegni privati fino a oggi rimasti nell'ombra) e approfondendo lavori al contrario ben noti (come il ciclo del 1932 realizzato al Detroit Institute of Art del Michigan, e lo “scandaloso” murale dipinto al Rockefeller Center di New York City nel 1934), il libro rende omaggio al fermento creativo di un uomo sfuggente per natura, capace di grandi traguardi e memorabili cadute. Fotografie private, lettere e testi critici scritti da eminente storici dell'arte accompagnano le immagini dei lavori, donando nuovo vigore alla figura di un artista unico, venerato in Messico e non a tutti noto oltre i confini del Paese di origine. [Immagine in apertura: The Pan American Unity Mural (detail), 1939-1940, City College of San Francisco, California. Courtesy Taschen]
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