Scomparso lo scorso 29 novembre all’età di 95 anni, il grande fotoreporter Elliott Erwitt viene celebrato da un libro che raccoglie i suoi scatti più iconici: dalle immagini che raccontano i punti salienti della storia del Novecento fino ai ritratti di cani e bambini.


Nato a Parigi da emigrati russi il 26 luglio 1928, l’illustre fotografo Elliot Erwitt ha raccontato, attraverso l’obiettivo della sua macchina, i momenti nevralgici della storia del Novecento. Scomparso all’età di 95 anni lo scorso 29 novembre, il fotoreporter e la sua eredità artistica vengono ricordati dall’edizione aggiornata di un volume portato sugli scaffali dalla casa editrice Contrasto.74 SCATTI DI ELLIOTT ERWITT IN UN LIBROLa raccolta riunisce ben 74 scatti in bianco e nero di uno degli autori di punta dell’iconica agenzia Magnum Photos: tra questi l'immagine che immortala l’incontro tra Richard Nixon e Nikita Kruscev nel 1959, in piena guerra fredda, e quella del funerale di John Fitzgerald Kennedy, seguito con dolore da Jacqueline e Bob Kennedy. Immancabili poi le foto più “leggere”, come quelle che vedono protagonisti cani e bambini, soggetti allegri ma poetici, simbolo genuino della condizione umana. “Fotografare significa reagire a ciò che si vede”, scriveva il fotografo, “possibilmente senza preconcetti. Si possono trovare immagini ovunque.
Basta solo notare le cose e organizzarle. Basta interessarsi a ciò che ci circonda e avere a cuore l'umanità e la commedia umana”. A introdurre il volume troviamo un testo dello stesso Erwitt, accompagnato dalle note biografiche e bibliografiche aggiornate.[Immagine in apertura: Central Park, New York, 1974 © lliott Erwitt/Magnum Photos/Contrasto]
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