Oltre 5000 giocattoli d'epoca raccolti in un nuovo libro
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Silvana Editoriale punta i riflettori sulla Collezione Cavalli Rosazza, uno degli archivi di giocattoli antichi più preziosi al mondo. Il risultato è un volume affascinante, da sfogliare e contemplare a cuore aperto.
Quando ci troviamo davanti a un giocattolo antico – che sia esso un cavalluccio a dondolo d'epoca, un carillon o un soldatino dipinto a mano – qualcosa in noi “scatta”. I sentimenti di dolcezza legati alla purezza dell'infanzia e la nostalgia scaturita dal tempo che passa sono forse le suggestioni più comuni di fronte a questi reperti: oggetti del passato che tornano a parlarci, riconnettendoci ai sapori di una vita semplice e senza pretese.Lo sanno bene i curatori del nuovo volume Giocattoli storici della collezione Cavalli Rosazza, un prezioso compendio ricco di foto e approfondimenti dedicati agli straordinari oggetti collezionati nel corso del Novecento da Giancarlo Cavalli e Anna Rosazza.OLTRE 5000 GIOCATTOLI STORICI IN UN LIBROPubblicato da Silvana Editoriale (casa editrice da sempre in prima linea nella realizzazione di volumi dedicati a reperti e curiosità del passato), il libro passa in rassegna oltre cinquemila pezzi selezionati per qualità, rarità e perfetto stato di conservazione. Disposti in ordine cronologico e suddivisi per categoria (soldatini, diorami, trenini e lanterne magiche), i giocattoli spiccano per bellezza e poeticità, abbracciando nel complesso 150 anni di storia: dal 1780, anno in cui inizia la produzione seriale di questi oggetti, fino al 1930, quando il fenomeno assume una proporzione di massa, grazie a costi sempre più accessibili a ogni consumatore.Conservata al Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza, la collezione è un vero e proprio tesoro, forte di pezzi rari che la rendono uno dei fondi europei più significativi e stimati nell'ambito dell'oggettistica d'epoca. Un tuffo nell'infanzia dei nostri nonni, e un'occasione pregevole per riflettere sul passato attraverso un fenomeno poco noto ma di grande fascino e interesse sociale.[Immagine in apertura: C.B.G. Mignot (Parigi 1858 - in attività). Spedizione al Polo Sud (76)1910 inv. G396; latta serigrafata, 150 × 410 × 300 Cartellini museali: M 76]