La rivoluzione musicale dei Led Zeppelin in un libro
LETTERATURA
Arriva in libreria “Led Zeppelin. La biografia definitiva”, il racconto della straordinaria rivoluzione innescata da Jimmy Page e compagni. Una testimonianza dell'irripetibile carriera del gruppo. L'affresco di una generazione cresciuta nel segno del rock.
“Molte band hanno fatto rock.
Poche band hanno fatto storia. I Led Zeppelin non si sono
accontentati e hanno fatto tutte e due le cose”. Si presenta
con queste parole il nuovo, elettrizzante volume dedicato al
“dirigibile” pilotato da Jimmy Page e Robert Plant. Nato nel
1968, nel segno della migliore tradizione blues, lo storico gruppo musicale britannico torna ora in
libreria grazie a una nuova pubblicazione: una biografia ragionata,
che ne ripercorre la formidabile parabola, dall'esordio al successo
mondiale.
I LED ZEPPELIN RACCONTATI DA BOB SPITZ
A firmare il volume è Bob Spitz, già
biografo dei Beatles, che ha ricostruito la storia della leggendaria
band andando direttamente alla fonte, ovvero coinvolgendo in prima
persona i protagonisti di questa straordinaria avventura rock.
Edito da Rizzoli, il libro – dal
titolo Led Zeppelin. La biografia definitiva (nell'immagine in
apertura un dettaglio della copertina) – ripercorre il mito della
formazione, a partire dall'ineguagliabile successo ottenuto
dall'album d'esordio del 1969 (successo avvenuto, peraltro, senza
dipendere dalla programmazione radiofonica: aspetto inedito per un
mercato musicale dominato fino ad allora dalle hit parade e dalla
massiccia influenza di radio e TV).
LED ZEPPELIN PIONIERI DEL ROCK
Ma al di là della cronistoria del
gruppo, a stimolare la lettura sono soprattutto le confessioni
dirette degli stessi Jimmy Page, Robert Plant e John Paul Jones.
Ormai quasi ottantenni, i musicisti affidano a Spitz le testimonianze
di quell'avventura, mettendo a nudo i momenti più folli e bui di una
carriera irripetibile. In questo modo il racconto storiografico e
oggettivo si mescola ai ricordi e agli sguardi “da dentro” dei
musicisti, mettendo a segno una narrazione che non è solo la
“fotografia” dettagliata del gruppo, ma anche l'affresco
graffiante e travolgente di un'intera generazione.