Un nuovo libro racconta l'esperienza artistica di Henri Matisse, raccogliendo centinaia di lettere private scritte nel corso degli anni ad amici, colleghi e parenti. Uno strumento indispensabile per mettere a fuoco il genio creativo del grande pittore.

“Voglio un’arte di equilibrio, di purezza, di tranquillità, che non susciti inquietudine né turbamento; voglio che l’uomo stanco, stremato, esausto si goda davanti alla mia pittura la calma e il riposo”. Così dichiarava Henri Matisse in uno degli scritti sulla sua ricerca. Vero è che nel corso della sua esistenza, il pittore francese – uno dei più amati del Novecento – traspose con frequenza su carta le ambizioni e le idee nascoste dietro la sua poetica, dando vita a un vasto e approfondito corpo di lettere, appunti e annotazioni ancora oggi essenziali per comprenderne la produzione. Un nuovo volume si sofferma proprio sulle abilità letterarie del pittore, scegliendo centinaia di lettere e pubblicandole all'interno di un compendio a metà strada tra saggio e romanzo. IL LIBRO SU HENRI MATISSE A pubblicare il libro è Donzelli Editore, già di recente sotto i riflettori per La danza della vita. La mia arte raccontata da me, il catalogo dedicato agli scritti di Edvard Munch. Anticipato dall'ampia introduzione di Giorgio Agnisola, Gioia di vivere – questo il titolo della pubblicazione (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – presenta una selezione di lettere redatte da Matisse durante tutto l'arco della sua esistenza: dagli anni giovanili, segnati dai primi passi nel mondo dell'arte, all’esperienza fauve, dal suo approdo a Nizza al complesso periodo del secondo dopoguerra, nel quale l'artista – ormai settantenne – fu costretto ad abbandonare il cavalletto a causa di una grave malattia. Malgrado la necessità di restare sdraiato in seguito al progressivo indebolimento fisico, Matisse continuò a portare avanti la propria ricerca, dando vita ai cosiddetti “gouaches découpées”, i coloratissimi collage con figure stilizzate figli dell'ultimo periodo di attività del maestro. LE LETTERE DI MATISSE Curati dallo stesso Agnisola, gli scritti presentati all'interno del volume sono straordinarie testimonianze della sensibilità e degli obiettivi artistici del protagonista. Si tratta principalmente di lettere inviate ai familiari e agli artisti amici, ma anche a galleristi, mercanti d’arte, critici e letterati del suo tempo. Uno strumento indispensabile per mettere a fuoco l’esemplarità umana oltre che il genio creativo del grande pittore. “Matisse non è stato solo un grande artista del Novecento, forse il più grande con Picasso, ma anche un esempio di dignità umana e di consapevolezza artistica”, scrive Giorgio Agnisola nelle prime pagine del libro. “Tutto ciò è verificabile nelle opere ma anche negli scritti, che furono numerosi (saggi, interviste, presentazioni di cataloghi e libri d’artista), e soprattutto nelle sue ampie corrispondenze. Egli ebbe una fitta relazione epistolare: con i colleghi, i familiari, i mercanti, i collezionisti, i responsabili di strutture museali, i letterati, i critici. Le sue amicizie furono in genere durature, assidue, partecipi. Sicché di tali amicizie i suoi epistolari raccontano un percorso protratto nel tempo, fondamentale per capire la sua personalità umana oltre che artistica”.
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