Il museo del futuro secondo Migliore+Servetto
LETTERATURA
Nel libro “Museum Seed: the Futurability of Cultural Places”, il pluripremiato studio di progettazione Migliore+Servetto definisce i musei come organismi dinamici: dei “semi” da cui germogliano inclusività e dinamiche di comunità. Il volume sarà presentato dagli autori, Ico Migliore e Mara Servetto, il prossimo 10 dicembre alle Gallerie d’Italia di Torino.
In quasi trent’anni di carriera, lo studio di progettazione italiano con sede a Milano Migliore+Servetto ha realizzato oltre ottocento progetti in ventuno nazioni, ottenendo prestigiosi riconoscimenti internazionali. Si è così progressivamente affermato come un punto di riferimento nel panorama contemporaneo dell'architettura e del design. Ai due co-founder, Ico Migliore e Mara Servetto, si deve oggi il libro Museum Seed. The Futurability of Cultural Places: esito di ricerche pluriennali da parte del duo, delinea una nuova prospettiva sui musei, concependoli come entità dinamiche e in continua evoluzione. IL MUSEO COME “SEME” SECONDO MIGLIORE+SERVETTO Nel volume, portato sugli scaffali da Electa, quindici esperti – tra direttori di musei, curatori, collezionisti, accademici, architetti, designer, giornalisti e psicologi – si confrontano sull'importanza di reinventare gli spazi museali affinché rispondano alle esigenze di un pubblico globale e diversificato. Come semi, i musei devono germogliare, trasformandosi in organismi viventi che promuovono la comunità e l'inclusione, attraverso l'integrazione di tecnologia, intelligenza artificiale e neuroscienze. Questo approccio innovativo ridefinisce il concetto tradizionale di museo, facendo leva su un'interazione profonda tra conservazione e narrazione, rivoluzionando non solo la struttura fisica, ma anche l'esperienza dell'utente. Ponendo l'accento sulla necessità di accessibilità universale e di engagement emotivo, nel futuro gli spazi culturali del futuro saranno in grado di assicurare al loro pubblico esperienze dinamiche, in modo da stimolare la curiosità e l'apprendimento attivo, ma dovranno rendersi accessibili anche a persone con capacità e background culturali eterogenei. La sinergia tra architettura, design e nuove tecnologie punta quindi a riconciliare storia e innovazione, sintetizzandosi in spazi che parlano al presente pur radicandosi nel passato.ICO MIGLIORE E MARA SERVETTO ALLE GALLERIE D’ITALIA A TORINOMuseum Seed. The Futurability of Cultural Places sarà presentato al pubblico nel corso di un incontro con gli autori alle Gallerie d’Italia di Torino, in programma per martedì 10 dicembre. I due architetti guideranno gli spettatori in un viaggio attraverso gli otto punti del manifesto che ispira il loro approccio progettuale; a completare il quadro sarà il dialogo con esperti come Andrea Gaggioli, che approfondirà la dimensione psicologica dell’esperienza culturale, ed Eleonora Gerbotto, che porterà il suo contributo sui progetti legati alla “cultura di base”. Il professor Paolo Inghilleri, inoltre, estenderà la conversazione con un focus sul ruolo terapeutico degli spazi museali, arricchendo il dibattito moderato da Christiane Bürklein. L'imminente appuntamento torinese si prospetta quindi come un'occasione di confronto per ripensare i luoghi della cultura come spazi trasformativi, capaci di parlare a una società in continua evoluzione.[Immagine in apertura: Museo di Storia Naturale, Milano. Photo Andrea Martiradonna]