L’immaginario dei Pink Floyd in un nuovo libro
LETTERATURA
Rizzoli Lizard porta sugli scaffali un nuovo libro dedicato alle immagini più iconiche dei Pink Floyd: copertine di dischi, scenografie e opere multimediali prodotte dal gruppo britannico nel corso della sua carriera. Un universo di “visioni” che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’arte e nel rock.
Pionieri della psichedelia, e complesso
musicale tra i più amati di sempre, i Pink Floyd hanno sfidato i
limiti del pop e del rock, unendoli all'elettronica e dando vita a
una ricerca sonora magnificamente espressa in album considerati
pietre miliari della musica del Novecento.
Nel corso della sua lunghissima
carriera (iniziata nel 1965), la band di Syd Barrett e Roger Waters è
inoltre riuscita come poche (e prima di molte) a convertire la
propria musica in visioni: basta soffermarsi sugli stupefacenti
spettacoli live o sulle copertine “lisergiche”
dei dischi. Un connubio perfetto, quello tra immagini e suoni, che ha
contribuito a fare entrare il gruppo nella storia e nel nostro
immaginario collettivo.
I PINK FLOYD TRA MUSICA E ARTE
A raccontare e analizzare nel dettaglio l'universo visivo della formazione britannica è oggi un nuovo
volume: Mind Over Matter, l’unico libro che raccoglie tutte
le immagini che hanno contribuito a creare il mito dei Pink Floyd.
Autori del volume (nell'immagine in
apertura un dettaglio della copertina) sono il leggendario grafico
Storm Thorgerson e Peter Curzon. A loro l'arduo compito di indagare
le opere multimediali, le poderose scenografie dei live e nondimeno
le cover di album come The Division Bell e The Dark Side of
the Moon (copertine rimaste celebri quanto – e forse anche di
più – le canzoni presenti nei rispettivi dischi). Pubblicato da
Rizzoli Lizard, il libro è un omaggio all'universo visivo del
gruppo, ma soprattutto alla collaborazione con il mitico studio
Hipgnosis, artefice di buona parte delle immagini alla base della
dirompente produzione dei Pink Floyd.