A partire dal 1982, Luigi Ghirri visitò la Puglia quasi ogni anno, accompagnato da amici o insieme alla famiglia. Il nuovo volume edito da MACK racconta quei viaggi. Un libro prezioso, ricco di foto fino a oggi sconosciute.

“Per la realizzazione di questo volume si è partiti da scansioni da negativo ad altissima risoluzione. Immagini digitali che devo ripulire dai minuscoli segni lasciati dal tempo sulla pellicola, invisibili a occhio nudo ma ben riconoscibili quando il file viene riportato a tutto schermo. Piccoli graffi, pelucchi e microscopici pulviscoli. Guardo una di queste immagini sul mio computer: due ragazze di spalle sedute sugli scogli si voltano per guardare Luigi che scatta loro una fotografia, per il movimento risultano sfocate. In cielo c'è una grande luna piena la cui luce si riflette nel mare che altrimenti rimarrebbe completamente nero e invisibile nel buio della notte”. Sceglie la strada della poesia Adele Ghirri, figlia del noto fotografo, per ricordare il padre nel testo conclusivo del volume Puglia. Tra albe e tramonti. Un libro silenzioso, fatto di immagini e di pochissime parole, perfetto per condurre il lettore nella poetica dell'amato artista di Scandiano. IL NUOVO LIBRO SU LUIGI GHIRRI Curatissimo nella grafica, il libro è edito da MACK. E già questo è un primo aspetto da sottolineare. A dare alle stampe il volume è infatti la casa editrice britannica specializzata nella fotografia d'autore. L'obiettivo, implicito, è dunque anche quello di diffondere maggiormente la poetica ghirriana oltre i confini nostrani, contribuendo ad alimentare la fama di un autore in Italia amato come pochi. Sfogliando le pagine del volume, i paesaggi di Ghirri (onirici ed emozionali) spuntano con delicatezza al centro di una campitura bianca. Il fondo piatto e monocromo del foglio consente alla foto di “parlare” come unica protagonista. Non ci sono didascalie, né commenti a supporto. Solo la voce dell'immagine, che è la voce di un ricordo. Ricordi di vacanze, visioni di estati passate dall'autore nella regione meridionale insieme alla famiglia e agli amici. LA PUGLIA SECONDO LUIGI GHIRRI Luigi Ghirri si recò per la prima volta in Puglia nel 1982. Da quell'anno in poi l'avrebbe visitata con frequenza, spesso accompagnato da colleghi illustri come Jacques Berthet, Claude Nori e i musicisti Lucio Dalla e Ron. “Negli anni ho ascoltato più volte i racconti di quei giorni”, continua Adele nella postfazione al libro. “Racconti ai quali si sono affiancate le foto di Luigi, immagini che hanno reso queste storie ancora più tangibili e nitide”. Una dopo l'altra, le foto raccontano il carattere sognante del “tacco” dello Stivale. Una bicicletta parcheggiata sotto i portici deserti di un centro cittadino, i muri bianchi e luminosi dei vicoli di Polignano a Mare, le strade assolate di Bitonto. E poi l'architettura cercata nei dettagli (nei blocchi di cemento, nei gradini, nelle inferriate delle balaustre), i giochi di colore (la luce dorata e rosa di un tramonto estivo) e gli oggetti più anonimi del quotidiano, innalzati a chiavi di lettura per comprendere ciò che tante parole non possono esprimere. Un limite a cui a volte pensano le immagini. Proprio come quelle di Luigi Ghirri. [Immagine in apertura: Luigi Ghirri, Bitonto, 1990, from Puglia. Tra albe e tramonti (MACK, 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK]
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