Tutto Raffaello in un libro da collezione

Protagonista nel 2021 del docu-film targato Sky Arte Il giovane prodigio, Raffaello condensa nelle sue opere leggenda, realtà e mito. Pochi artisti della sua epoca sono infatti riusciti a esprimere le ambizioni poetiche e formali tipiche del Rinascimento come accaduto per il genio urbinate. Un nuovo libro edito da Taschen ne ripercorre la vita e la produzione, tracciando un quadro completo e approfondito degli esiti della sua straordinaria pittura. Si intitola Raffaello. L'opera completa. Dipinti, affreschi, arazzi, architettura ed è stato stampato in ben cinque lingue – tra le quali certamente l'italiano. IL NUOVO LIBRO SULLA PITTURA DI RAFFAELLO Autori del progetto sono Michael Rohlmann, Frank Zöllner, Rudolf Hiller von Gaertringen e Georg Satzinger, che hanno sondato con perizia l'intero corpus di dipinti del maestro marchigiano. Racchiuse all'interno di un volume in formato XXL, le oltre settecento pagine che formano la pubblicazione presentano centododici dipinti, affreschi, progetti architettonici e arazzi. In altre parole, la monografia è stata definita come la più esaustiva mai dedicata all'artista, comprendendo per la prima volta la totalità della sua produzione – dalla Pala del beato Nicola da Tolentino (realizzata in giovanissima età e oggi parzialmente conservata al Museo nazionale di Capodimonte) ai lavori realizzati dall'artista durante il soggiorno senese, dai capolavori creati a Firenze tra il 1504 e il 1508 (su tutti la Madonna del Cardellino e la Madonna del Prato) alle opere della lunga e proficua parentesi romana. RAFFAELLO GENIO DEL RINASCIMENTO Dal 1509 al 1520, Raffaello nella Capitale definisce un linguaggio maturo e già al tempo imitatissimo. I soggetti si fanno sempre più aulici e i motivi religiosi abbondano insieme alle figure femminili (altro tema centrale nella produzione dell'artista). A Roma il pittore crea pale d’altare e arazzi per la Cappella Sistina, nonché i maestosi affreschi per il Palazzo Apostolico. Commissioni, queste ultime, che assicurano al maestro di Urbino un posto di primo ordine nella storia dell’arte. [Immagine in apertura: courtesy Taschen]