Il saggio che esplora le radici della street art
LETTERATURA
Un nuovo libro edito da 24 ORE Cultura ripercorre il cammino della street art, fenomeno passato dai tunnel delle metropolitane alle fiere glamour internazionali. Una guida sintetica e pungente sui cambiamenti di questa particolare forma di espressione del nostro tempo.
Sono lontani i tempi nei quali la
street art appariva come fenomeno nuovo, sovversivo, in grado di
trasformare – con interventi addirittura illegali – i volti delle
nostre città. Da diversi anni, ormai, l'arte urbana è stata scelta
come via preferenziale da parte di molte amministrazioni di città e
borghi italiani e non solo, decise a riqualificare aree degradate o
secondarie del territorio attraverso il coinvolgimento di artisti e
maestri della bomboletta spray. Un fenomeno che, se da una parte ha
amplificato enormemente la popolarità della street art e di molti
dei suoi protagonisti, dall'altra ha comportato una inevitabile
perdita di freschezza e di spontaneità.
IL NUOVO LIBRO SULLA STREET ART
In che fase si trova oggi l'arte urbana? Come è cambiata nel tempo, e cosa ha perso e guadagnato come conseguenza di questa inedita diffusione?
A porsi queste domande è Simon Armstrong,
uno dei maggiori esperti mondiali di street art e della cultura dei
graffiti. Figura trasversale dell'editoria inglese, è lui l'autore
del nuovo volume edito da 24 ORE Cultura: un libro che esplora le
radici dell'arte di strada, mostrando i suoi cambiamenti nel tempo:
dai primissimi graffiti nella New York degli anni Settanta ai
recenti interventi outdoor realizzati da star come Banksy e Shepard
Fairey.
I MAESTRI DELLA BOMBOLETTA SPRAY
Incluso nella collana Art
Essentials (la serie di libricini che approfondiscono in un
formato agile e sintetico i grandi movimenti della storia dell'arte),
il volume – dal titolo Street Art (nell'immagine in apertura un
dettaglio della copertina) – è una guida concisa e pungente sulle
evoluzioni dell'arte di strada, passata in pochi decenni dai tunnel
ferroviari alle fiere d’arte internazionali,
cambiando pelle pur rimanendo fedele al suo ideale: ovvero
trasformare la città e i suoi palazzi in grandi tele sulle quali
trasferire forme, scritte e colori.
Descrivendo le ultime evoluzioni della
street art in fatto di nuovi materiali, stili e tecniche, Simon
Armstrong si sofferma all'interno del libro sulla complessa relazione
che lega l’arte di strada alla legge, al mondo dell’arte
commerciale e al fenomeno crescente della gentrificazione dei
quartieri. Sono tanti gli artisti internazionali (di ieri e di oggi)
presi ad esempio e posti a confronto: dai primi tagger, tra cui Taki
183, New York Kings Dondi e Seen, fino ai più recenti Banksy,
Invader, Miss Van e Vhils.