Jane Austen, le sorelle Brontë, Agatha Christie, Ernest Hemingway, Jack London, Virginia Woolf. Sono solo alcuni dei protagonisti di “Una stanza tutta per sé”, il libro che racconta i luoghi segreti dei più grandi scrittori della storia.

Le stanze degli scrittori sono luoghi magici e pieni di incanto. Prova ne è il fascino suscitato negli appassionati di poesia e letteratura. Un vasto pubblico continua infatti a visitare gli ambienti dove Thomas Hardy scrisse Tess dei d'Urberville, o dove J.K. Rowling diede vita alle avventure del “maghetto” Harry Potter. Il turismo letterario vanta due secoli di storia, e annovera tra le sue schiere tanti scrittori contemporanei, curiosi di conoscere le stanze ispiratrici dei loro colleghi. Un nuovo libro si sofferma proprio su questi luoghi sospesi nel tempo: studi privati e vecchi sgabuzzini che videro nascere capolavori letterari consegnati alla storia ed entrati nel nostro immaginario comune. IL NUOVO LIBRO DI ALEX JOHNSON Si intitola Una stanza tutta per sé, ed è frutto del lavoro di Alex Johnson, che ha deciso di addentrarsi nelle abitazioni dei suoi scrittori del cuore, cercando – come una sorta di archeologo a caccia del tesoro – dettagli e storie utili a descrivere il processo creativo degli autori, e naturalmente il loro rapporto con lo spazio domestico. UN OMAGGIO AI GRANDI SCRITTORI Portato sugli scaffali da L'Ippocampo Edizioni, e arricchito dalle coloratissime illustrazioni di James Oses, il libro prende il via con il capitolo su Isabel Allende (la sua stanza "era piena di oggetti significativi, per esempio scatole di perline. In un angolo dedicato, c’erano anche le due bambole di pezza che la scrittrice aveva fatto con le proprie mani mentre era incinta della figlia Paula”, si legge fra le pagine del volume) e Jane Austen (“Scriveva ogni giorno nella sala da pranzo su un minuscolo tavolino in noce a dodici lati. Era collocato vicino alla finestra con la luce migliore e con la vista sulla strada che attraversava il villaggio”). GLI SCRITTORI PROTAGONISTI DEL LIBRO Il viaggio prosegue con i racconti dedicati ad altri maestri della macchina da scrivere, da Ray Bradbury a Victor Hugo, da Ernest Hemingway a Sylvia Plath e Umberto Eco. Ognuno di loro è qui raccontato con le sue abitudine e le sue manie, con i suoi vizi e le consuetudini necessarie alla creazione letteraria. A essere esplorati sono certamente luoghi domestici e apparentemente comuni, ma anche attici, torri medievali, sale da biliardo e vasche da bagno; posti più o meno insoliti, dove i grandi scrittori e le grandi scrittrici del passato hanno dato sfogo alla loro fantasia. D'altronde, come scrisse Virginia Woolf, “gli scrittori lasciano sulle loro proprietà un segno più indelebile delle persone comuni, trasformando il tavolo, la sedia, la tenda, il tappeto a propria immagine e somiglianza”. [Immagine in apertura: © 2022 James Oses] 
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