La storia d'amore tra John Lennon e Yoko Ono

New York, novembre 1980: John Lennon e Yoko Ono pubblicano Double Fantasy, primo album rilasciato dall’ex componente dei Beatles dopo un lungo silenzio discografico, durato ben cinque anni. Anche la copertina del disco passò alla storia: ritrae infatti John e Yoko in un bacio delicato e intimo. Realizzato dal grande fotografo giapponese Kishin Shinoyama, lo scatto è parte di una serie di ritratti inediti raccolti in Kishin Shinoyama. John Lennon & Yoko Ono. Double Fantasy, il libro fotografico di 174 pagine pubblicato da Taschen, con copertina rigida e rilegatura in tela. L’ARTE FOTOGRAFICA DI SHINOYAMA Kishin Shinoyama era nato 83 anni fa a Tokyo, dove è venuto a mancare lo scorso 4 gennaio. Celebre per i suoi ritratti di personaggi famosi, fra cui quello dello scrittore Yukio Mishima, e per le foto di nudo artistico, Shinoyama è stato un fotografo apprezzato in tutto il mondo non solo per lo stile teatrale e creativo dei suoi scatti, ma anche per la sua grande empatia, che gli consentiva di cogliere il lato umano più nascosto del soggetto delle sue fotografie. Per realizzare la serie di celebri scatti a John Lennon e Yoko Ono, il fotografo ottenne l’accesso esclusivo all’appartamento newyorkese della coppia, riuscendo così a catturare in modo inedito il legame profondo fra i due. LA RELAZIONE TRA JOHN LENNON E YOKO ONO Double Fantasy fu l’ultimo album in studio realizzato da Lennon: soltanto poche settimane dopo, infatti, Mark David Chapman avrebbe messo fine alla vita di John, sparandogli davanti all’ingresso di casa. La morte del cantautore britannico sconvolse il mondo e mise fine a una parabola artistica luminosa, nata a Liverpool insieme a Paul, George e Ringo, e ricca di capolavori assoluti della musica contemporanea. Alla fine degli anni Sessanta, l’incontro con Yoko Ono, artista d’avanguardia giapponese, coincise con l’ennesima rivoluzione musicale di John Lennon, che avviò poco dopo una tormentata e prolifica carriera solista, interrotta solo dal tragico incidente del dicembre 1980. [Immagine in apertura: courtesy Taschen]