Le meraviglie del Terrazzo delle Carte geografiche degli Uffizi in un libro
LETTERATURA
La storia del Terrazzo delle Carte geografiche degli Uffizi è al centro di un nuovo libro. Pubblicato al termine del restauro che ne ha riportato in luce le qualità di stile e le peculiarità tecniche, il volume documenta la genesi e il patrimonio artistico della sala, soffermandosi sugli sforzi compiuti per consegnarla al presente in tutto il suo splendore.
Era il 14 dicembre 2021 quando lo storico Terrazzo delle Carte geografiche delle Gallerie
degli Uffizi riapriva finalmente le sue porte al pubblico. Un evento
storico, che sanciva la nuova vita di questo spazio straordinario
dopo oltre vent'anni di chiusura.
Con l'obiettivo di celebrare l'evento, e raccontare la storia di questo luogo magico di Firenze,
la casa editrice Nomos porta sugli scaffali un nuovo volume: un libro
che documenta nel dettaglio la storia e le caratteristiche del Terrazzo, nonché le fasi di restauro che hanno consentito di
riportare il luogo al suo antico splendore.
IL RESTAURO DEL TERRAZZO DELLE CARTE GEOGRAFICHE
Prodotto dalle Gallerie degli Uffizi, e
racchiuso in un'elegantissima veste editoriale, il libro – dal
titolo Il Terrazzo delle Carte geografiche agli Uffizi
– presenta oltre 370 immagini ad alta definizione (frutto di una
speciale campagna fotografica a opera di Antonio Quattrone).
Gli scatti, che condensano tutta la bellezza di questo gioiello
architettonico del Cinquecento, sono inoltre affiancati dai
contributi teorici firmati da alcuni dei più eminenti studiosi e storici dell'arte.
Scritti da Gloria Antoni, Paolo Bensi,
Ottaviano Caruso, Lucia Dori e Miriam Fiocca (tra gli altri), i
contenuti ricostruiscono la storia del Terrazzo (così
chiamato perché in origine l'architetto Vasari ne aveva disposto la
costruzione come loggia aperta), soffermandosi in particolare sulla
funzione della decorazione nella propaganda politica medicea, sugli
elementi raffigurati e sull'importanza delle pitture murali nella
cartografia del Rinascimento.
LA STORIA DEL TERRAZZO
Situato al secondo piano dell'edificio
vasariano, questa “stanza delle meraviglie” ospita infatti
manufatti d'inestimabile valore, tra cui due grandi carte geografiche
– ideate dal cartografo Stefano Bonsignori e dipinte da Ludovico
Buti – volute da Ferdinando I per celebrare il Granducato di
Toscana e la dinastia dei Medici. Caratterizzate da una
rappresentazione estremamente minuziosa di tutti i possedimenti della famiglia, le due mappe venivano utilizzate dal Granduca per
farsi vanto, agli occhi dei suoi ospiti, delle proprie conquiste.
LE PAROLE DI EIKE SCHMIDT
Curato da Anna Bisceglia, Antonio
Godoli, Daniela Smalzi e Cristiana Todaro, il volume (in italiano e
in inglese) esalta la vicenda e il valore estetico e simbolico del
Terrazzo, omaggiando infine gli sforzi compiuti durante il restauro
per conservarne l'aspetto. Un tema, quest'ultimo, sottolineato
anche dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt: “Dopo il
restauro appena completato, le acque delle carte sono ridiventate
azzurre e chiare, hanno di nuovo acquistato la limpidezza persa per
secoli. Lo stesso si può dire delle colline rilevate, quasi
tridimensionali, e verdi come dopo una pioggia primaverile, dipinte
nel 'dominio vecchio' dello Stato di Firenze e del recentemente
acquisito 'dominio nuovo' dello Stato di Siena. Lo stesso effetto di
felice disvelamento si è verificato, con la pulitura, anche per gli
oltre milleduecento toponimi vergati in oro e nero. Grazie alla
riapertura delle finestre – bloccate per circa un secolo da vetri
opachi e colorati – la visione cartografica e comprensiva del
dominio granducale si completa con la veduta reale del centro di
Firenze verso oriente, con lo sguardo che spazia da Palazzo Vecchio a
Santa Croce, dal Museo Galileo a San Miniato al Monte”.
[Immagine in apertura: Photo Antonio
Quattrone]