Un nuovo libro ripercorre la storia degli Uffizi, soffermandosi in particolare su alcuni dei suoi capolavori più rappresentativi. Un viaggio alla scoperta del museo più visitato d'Italia.

La Galleria degli Uffizi contiene il DNA della città di Firenze. Prendiamo un dipinto come la Primavera di Sandro Botticelli, o la Nascita di Venere dello stesso artista. Si tratta di due opere che rappresentano non soltanto due delle attrattive principali del museo, ma che si possono leggere come “manifesti” di una bellezza idealizzata tanto in voga in città tra il Quattro e Cinquecento. In altre parole, il luogo oggi diretto da Eike Schmidt sta a Firenze come il Colosseo sta a Roma. In esso l'anima più profonda del capoluogo toscano rivive in tutto il suo splendore, raccontandosi attraverso i capolavori collezionati nel tempo dalla casata dei Medici e non solo.ALLA SCOPERTA DEGLI UFFIZI A raccontare le evoluzioni e le collezioni racchiuse in questo splendido “contenitore” di arte e storia, progettato nel XVI secolo da Giorgio Vasari, è ora un nuovo libro edito da Giunti. Si intitola Gli Uffizi ed è un omaggio al museo più visitato d'Italia (lo scorso anno sono stati oltre due milioni gli ingressi registrati dall'istituzione). Curato dallo storico dell'arte e giornalista Claudio Pescio, il volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) prende il via con una serie di riflessioni sul percorso storico e sul valore simbolico di questo straordinario luogo di cultura, “un edificio che affaccia sull'Arno, lo attraversa poi collegandosi a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli attraverso il Corridoio Vasariano, che corre sopra al Ponte Vecchio. Ecco che quel nucleo diventa così stabilmente il cuore e il polmone della città”.LE OPERE E GLI ARTISTI DEGLI UFFIZI Il viaggio alla scoperta degli Uffizi prosegue, com'è ovvio che sia, lasciando ampio spazio al racconto dei capolavori più rappresentativi. Ecco allora la Madonna di Ognissanti di Giotto (preziosa tavola cuspidata risalente al Trecento), l'Annunciazione di Simone Martini (con i suoi dettagli realistici e l'effetto teatrale della composizione) e il Paradiso di Beato Angelico. Scandita nelle numerose sale del complesso vasariano, la collezione di opere comprende inoltre capolavori di Carracci, Tintoretto, Tiziano, Rembrandt e Caravaggio. Una parata di dipinti e sculture unica al mondo, finemente raccontata nel libro con approfondimenti dettati da un'unica missione: spingere il lettore a visitare il museo, trovando negli ambienti di questo luogo magico la tappa conclusiva di un viaggio all'insegna dell'arte.
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