Nell'anno che segna l'ottantesimo anniversario della nascita dell'artista, la New York Public Library for the Performing Arts rende omaggio a Lou Reed. Una rassegna imponente, dedicata all'enorme archivio di questa icona assoluta del rock contemporaneo, acquisito dall'istituzione americana.

A partire dagli anni Sessanta, non c'è stato decennio in cui Lou Reed non abbia lasciato la sua impronta. Il suo cammino in perenne trasformazione, la sua musica sempre capace di emozionare il pubblico e ispirare le nuove generazioni ne hanno fatto un'icona indiscussa della cultura rock contemporanea: per lungo tempo Lou Reed è stato l'archetipo stesso del rock: uno spirito libero, ribelle e fuori dagli schemi. Scomparso nel 2013 all'età di settantuno anni, il cantautore – ma anche poeta, performer e fotografo statunitense – è protagonista di un'ampia antologica dedicata alla sua produzione e alla sua persona. Una mostra che raccoglie e presenta, per la prima volta in maniera così estesa e ragionata, l'immenso lascito dell'artista.LA MOSTRA OMAGGIO A LOU REED Sede ospite del progetto è la New York Public Library for the Performing Arts, presso il Lincoln Center della Grande Mela. Curata da Don Fleming e Jason Stern, la rassegna – dal titolo Lou Reed: Caught Between the Twisted Stars (frase presa in prestito da una strofa della sua canzone Romeo Had Juliette) – offre uno sguardo ragionato sulla carriera del cantante e chitarrista, grazie a decine e decine di oggetti tra libri, poesie, scatti fotografici, video, lettere private, appunti e persino studi di Tai Chi (arte marziale orientata al benessere psicofisico a lungo praticata da Reed). Ognuno dei cimeli inclusi nel percorso espositivo (molti dei quali mai visti prima d'oggi) è un “tassello” di vita dell'artista, sommato agli altri con l'intento di regalare al pubblico uno sguardo d'insieme sul percorso professionale ed esistenziale del grande musicista. LOU REED TRA MUSICA E POESIA Abbracciando un arco di tempo che va dal 1958 (con la formazione della prima band ancora studente) al 2013 (anno del suo ultimo concerto), la mostra è allo stesso modo uno straordinario spaccato della scena artistica e musicale del periodo in questione. Ci sono ovviamente i Velvet Underground, fondati insieme a John Cale a metà degli anni Sessanta; c'è Andy Warhol, massimo esponente della Pop Art al quale Lou Reed era legato da una profonda amicizia; c'è David Bowie, anima gemella del cantante newyorkese. E poi ancora i poeti Jim Carroll e Allen Ginsberg, il pittore Julian Schnabel e il fotografo Mick Rock. Una galassia di artisti e personalità speciali, che in vita ebbero la fortuna di gravitare intorno alla stella di Lou Reed. IL NUOVO DISCO IN USCITA Aperta al pubblico fino al 4 marzo 2023, la mostra (che presenta anche una speciale “listening room” con tracce e demo originali) non è l'unica iniziativa mirata al ricordo di Reed nell'ottantesimo anniversario della nascita. È di questi giorni, infatti, la notizia della pubblicazione di un album di inediti in uscita a fine agosto: il disco, dal titolo Words & Music, May 1965, comprenderà registrazioni incise su cassetta e prime versioni di canzoni composte all'inizio della carriera insieme a dei giovanissimi Velvet Underground. [Immagine in apertura: Lou Reed © Mick Rock 1972/2021]
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