Anche la Napoli di Marco D’Amore a Luce Social Club
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Luce Social Club S4 Ep.16
Venerdì 1° marzo – ore 21:15
Anche questa settimana, i conduttori Denise Negri e Federico Chiarini accolgono in studio i protagonisti della scena culturale italiana contemporanea, offrendo allo spettatore uno sguardo a 360° sulle novità nel cinema, nell’intrattenimento e nella musica. Si rinnova, infatti, l’appuntamento con Luce Social Club: la sedicesima puntata va in onda – in prima visione – venerdì 1° marzo su Sky Arte.Tra gli ospiti della serata, il regista Ivano de Matteo e la giovane attrice esordiente Greta Gasbarri (classe 2006) introducono – in anteprima – Mia, nelle sale italiane dal 6 aprile. Il film affronta una tematica cruciale e drammatica: il revenge porn. “Se ne parla tanto”, constata l’attrice parlando della violenza di genere, “ma in modo romanzato, come se fosse una bella storia d'amore se lui è possessivo. E ‘Mia’ è servito a far vedere che tutto ciò è sbagliato: non è bello che lui ti dica che non ti puoi mettere il vestitino corto perché ci tiene a te. E non vuol dire che tiene a te”.L’ospite musicale di questa puntata è il cantautore romano Lepre, che racconta la genesi del suo ultimo album, Eremo, e ripercorre la sua carriera. “Ho iniziato a fare musica da piccolissimo. A 13 o 14 anni ho iniziato registrare le prime cose. La mia veste da cantautore, invece, è molto più recente. Prima ero sempre in band”, precisa Lepre, all’anagrafe Lorenzo Lemme, che si definisce “rumorista”. “Io mi occupo di creare suoni che non sono prettamente musicali. E quello, lo chiamo rumorismo”, spiega l’artista.Infine, è il turno di Marco D’Amore, in studio per presentare al pubblico il suo terzo film, Caracas, di cui è attore e regista. Tratta dal libro di Ermanno Rea, la pellicola arriva al cinema il 29 febbraio. “Ermanno Rea, meraviglioso scrittore napoletano, consegna ai suoi lettori ‘Napoli Ferrovia’, che è una sorta di diario cronaca di un'avventura meravigliosa che gli è capitata. Dopo quasi 50 anni di lontananza da Napoli, il grande scrittore vi fa ritorno. Si imbatte in questo strano personaggio che si fa chiamare Caracas, che è stato un ragazzo che ha militato con grande convinzione nella destra italiana e che poi a un certo punto della sua vita decide di convertirsi all'Islam o, come dicono i musulmani, di tornare all'Islam”, spiega D’Amore. E aggiunge poeticamente che “il nostro film parte sulle nuvole e racconta una caduta a precipizio, con una salvezza che arriva proprio all'ultimo secondo, prima che sia troppo tardi”.