Luce Social Club S4 Ep.22

Venerdì 12 aprile – ore 21:15

Cinema, teatro, intrattenimento, le ultime uscite in ambito letterario e musicale: per rimanere aggiornati sulle novità della scena culturale italiana contemporanea, l’appuntamento settimanale da segnare in agenda resta quello con Luce Social Club.Con la regia di Max De Carolis e la conduzione di Denise Negri e Federico Chiarini, la 22esima puntata va in onda su Sky Arte – in prima visione – venerdì 12 aprile. In studio, ancora una volta, porte aperte ai protagonisti dell’arte e della cultura.Michela Giraud e Rita Abela presentano Flaminia, esordio alla regia della comica e attrice romana. Il film, di cui Giraud e Abela sono co-protagoniste, racconta la storia vera del rapporto della regista (nel ruolo di Ludovica) con la sorella (Flaminia, ragazza nello spettro autistico interpretata da Abela). “Michela ha avuto il guizzo, il coraggio, il desiderio e la volontà di raccontare personaggi che non vengono raccontati, eppure fanno parte della vita”, spiega Abela.Le sonorità rhythm and blues dal sapore internazionale si fondono con il cantautorato italiano con la cantante Kaze, che presenta il suo album d’esordio, POST BUIO. “Scrivo sempre partendo da me stessa e poi allargo verso quello che c'è attorno”, racconta. Proprio per questo, specifica ancora la cantautrice, il filo conduttore del disco è il “riuscire ad uscire fuori dalla propria testa” e quindi, aggiunge, “l'obiettivo è quello di creare uno spazio sicuro; magari c'è una canzone che ti permette di liberarti di un fardello, di un qualcosa che non hai voglia di portarti dietro”.Altro esordio alla regia è infine quello della cantante e attrice Margherita Vicario, che con Carlotta Gamba a Luce Social Club descrive la sua prima pellicola da “dietro la cinepresa”. Il suo Gloria!, nelle sale italiane dall’11 aprile, si focalizza sulla storia di Teresa che, nella Venezia di fine Settecento, scopre il pianoforte. “Il contesto è del tutto realistico”, afferma Vicario, “e l'ho scoperto studiando un po'. Sono andata a scartabellare, a cercare i nomi delle grandi compositrici” che, precisa la regista, “sono sempre esistite, solo che ne sono passate molte meno alla Storia”.
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