Luce Social Club S4 Ep.18

Venerdì 15 marzo – ore 21:15

Anche questa settimana i conduttori Denise Negri e Federico Chiarini accolgono nello studio di Luce Social Club i protagonisti della scena culturale italiana contemporanea: la diciottesima puntata va in onda – in prima visione – venerdì 15 marzo su Sky Arte. Tornano così ad aprirsi un varco sulle novità del cinema, dell’intrattenimento e della musica dei giorni nostri.Il rendez-vous culturale di Sky Arte si apre con il regista Daniele Vicari, che ricostruisce il lavoro per il documentario Fela, il mio dio vivente, in anteprima alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma. La pellicola, con la voce narrante di Claudio Santamaria, racconta il rapporto di stima e amicizia tra il filmaker e videoartista romano Michele Avantario e il musicista, attivista e inventore del genere afrobeat Fela Kuti. “Michele Avantario coltivava la sua passione per il jazz, per il rock, in particolare per il jazz e anche per la musica africana, tant'è che veniva spesso chiamato a organizzare serate nelle discoteche romane. In quegli anni lì c'erano alcune discoteche”, ricorda Vicari in studio. Proprio in quel contesto ha inizio la storia raccontata nel film: Avantario, infatti, “veniva chiamato per animare alcune serate e poi anche per organizzare alcuni incontri per l'Estate Romana. In occasione di uno di questi incontri, nel 1984, che Michele fa sì che Fela Kuti arrivi a Roma. Ed è questo l'inizio della storia”.Come da tradizione di Luce Social Club, non manca l’ospite musicale. Questa settimana spazio al gruppo hardcore hip hop romano Cor Veleno, che presenta il suo ultimo album, dal titolo Fuoco Sacro, in uscita proprio il 15 marzo. “Il concetto che c'è dietro è quello di rendere un tributo alla forma più forte che abbiamo conosciuto noi nella nostra vita: l'hip hop, che nel 2023 ha compiuto 50 anni”, spiegano gli artisti. “Ci siamo resi conto che in Italia, contrariamente al resto del mondo, non sono usciti tanti dischi – forse nessuno – che rendevano omaggio a questo genere", proseguono, riconoscendo nell'hip hop un fuoco sacro che “ha alimentato un po’ la nostra storia, ma anche quella dei tanti, tantissimi artisti del momento, che sono anche loro nell'album”.La serata si conclude con un focus sul film Eravamo bambini, scritto da Massimiliano Bruno e Marco Martani, che ne firma anche la regia. La pellicola è tratta dall'opera teatrale Zero dello stesso Bruno e racconta l’incontro di un gruppo di amici d’infanzia in un paese della costa calabrese, abbandonato diversi anni prima. “Il film nasce da un fatto traumatico che hanno vissuto quando erano bambini, quando frequentavano quel posto ed erano un gruppo affiatatissimo di amici per la pelle che però, come succede spesso, si vedeva soltanto nel periodo estivo. E questo fatto traumatico a cui loro assistono chiaramente, fa esplodere questa loro amicizia”, precisano gli autori. “La cosa bella del passaggio dal teatro al cinema”, aggiunge Massimiliano Bruno, “è stata l'interpretazione che Marco ne ha fatto. Ed è una commistione particolare, perché è un film che ha il dramma e il mistero intersecati tra di loro. E che vuoi seguire per capire come va a finire, ma allo stesso tempo ti piace vedere l'approfondimento dei personaggi”.
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