Luce Social Club S4 Ep.12

Venerdì 2 febbraio – ore 21:15

Si rinnova, come da tradizione, l’appuntamento più atteso del panorama culturale italiano: la nuova puntata di Luce Social Club, condotta come sempre da Denise Negri e Federico Chiarini, va in onda su Sky Arte – in prima visione – venerdì 2 febbraio. Anche questa volta, l’episodio apre una finestra sulla scena artistica attuale, in tutte le sue sfaccettature – dal cinema, al teatro, dalla letteratura alla musica. E, cosa più importante, lo fa attraverso le parole dei suoi attori principali.La puntata si apre con l’attrice Rebecca Antonaci, classe 2004, protagonista del nuovo film di Saverio Costanzo Finalmente l’alba. Nella pellicola, presentata all’80esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, Antonaci veste i panni della giovane Mimosa e recita accanto a interpreti del calibro di Willem Dafoe e Joe Keery. Il lungometraggio è ambientato negli anni Cinquanta: “La protagonista è una ragazza del dopoguerra e nasce in una situazione comunque molto umile”, racconta l’attrice. “Ha dei genitori – il padre è un umile lavoratore – e ha una sorella molto più grande che per lei è un punto di riferimento. E lei non ha aspirazioni nei suoi confronti, perché i genitori le hanno sempre detto quello che doveva fare”, prosegue. Il collettivo di musicisti e artisti C’Mon Tigre è l’ospite musicale della dodicesima puntata. Formatosi nel 2013, presenta il suo ultimo album: dal titolo Habitat, include collaborazioni con Giovanni Truppi e Sean Kuti, tra gli altri. “Nella nostra musica c'è una forte ispirazione e un’apertura verso quelli che sono i generi musicali o le culture. E nell'ultimo lavoro”, spiegano i musicisti, “siamo andati un po' verso il Brasile, verso quel tipo di musica – che in ogni caso ha un forte legame con quello che è stato il nostro punto di partenza – ed è quindi un progetto in continuo movimento, in continua evoluzione”.A concludere Luce Social Club è un focus sulla letteratura: la 26enne Maria Castellitto (figlia di Sergio Castellitto) illustra il suo romanzo d’esordio, Menodramma. Un viaggio nell’universo incerto e disincantato di Duna, protagonista che incarna tutti i dubbi e le ambizioni della sua generazione. Quelli descritti nella narrazione, spiega l’autrice, “sono pensieri miei, come per esempio la difficoltà di crescere che hanno tutti i personaggi giovani del libro. E quindi voglio raccontare di questa ragazza che ha tanti pensieri estremi. Uno appunto, quello del suicidio. Però continua ad osservare gli altri, ad ascoltarli”.
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