A Luce Social Club parola a Lucia Mascino e Ditonellapiaga

Anche questa settimana non si fa attendere l’appuntamento con la nuova puntata di Luce Social Club. Il programma di Sky Arte dedicato alla scena culturale contemporanea in tutte le sue sfaccettature – dal cinema al teatro, dalla letteratura alla musica –, continua ad accendere i riflettori sui protagonisti del panorama artistico italiano contemporaneoCon la conduzione di Denise Negri e Federico Chiarini, l’undicesima puntata va in onda– in prima visione – venerdì 26 gennaio su Sky Arte.La prima ospite della serata è Lucia Mascino, attualmente in tournée nei teatri italiani con lo spettacolo Smarrimento. “Mi accompagna da qualche anno; abbiamo debuttato addirittura prima della pandemia”, racconta l’attrice. “Ci sono particolarmente legata perché Lucia Calamaro è un'autrice che stimo moltissimo, pazzesca. E questo spettacolo mi è stato un po' cucito addosso”, prosegue Mascino, che sul palco interpreta il ruolo di una scrittrice in piena crisi di ispirazione.Nell’immancabile parentesi musicale, la protagonista in studio è Ditonellapiaga. La cantautrice romana presenta il suo ultimo singolo Fossi Come Te, che lei stessa definisce “fondamentalmente un pezzo che parla della persona con cui sto, di una relazione d'amore e del confronto che ho con questa persona, molto diversa da me per la grande capacità di non essere spaventata dal futuro, di lasciarsi andare senza pensare che poi deve per forza andar male. Io sono molto ansiosa…”, confessa ancora l’interprete. Ditonellapiega prende inoltre posizione nel dibattito social seguito alla pubblicazione del video del nuovo brano.A chiudere la puntata di Luce Social Club sono Francesco Vedovati e Barbara Giordani, vincitori dell'Emmy Awards per il casting della serie televisiva The White Lotus 2 . Reduci dal recente successo oltreoceano, ricordano la trasferta americana come “un'esperienza veramente meravigliosa”. In merito alle specificità della loro professione riconoscono, infine, che “ogni film o serie, ogni progetto è un viaggio sé stante. Così anche il rapporto col regista è un mestiere fatto da persone. Quindi ovviamente il filtro umano è importantissimo. (…) Il nostro è un lavoro che comporta un aggiornamento continuo, nel senso non ti puoi mai fermare.”