Luce Social Club S4 Ep. 4

Venerdì 8 dicembre – ore 21:15

Si rinnova l’appuntamento settimanale con Luce Social Club. La serie di Sky Arte, giunta alla quarta stagione e condotta da Denise Negri e Federico Chiarini, propone un’esplorazione del panorama culturale contemporaneo, indagandolo in tutte le sue declinazioni: dal cinema alla musica, dalle arti visive e alla letteratura. Nel quarto episodio, in onda venerdì 8 dicembre, l’attore e regista Brando De Sica presenta il suo primo lungometraggio, Mimì e il principe delle tenebre. Da lui stesso definito un “film horror anomalo”, racconta le vicende di due adolescenti alla ricerca della propria identità. “Il film è girato a Napoli perché la leggenda vuole che Dracula sia seppellito a Napoli e poi è una città esoterica per eccellenza. È un film fatto con un budget molto basso, il progetto è stato molto rock 'n' roll ma abbiamo avuto una squadra di maestranze molto giovani di Napoli, veramente una rivelazione”, spiega De Sica. Ospiti musicali di questa puntata sono gli Eugenio in via di gioia, che svelano i retroscena del loro ultimo album, Stormi. Il disco è stato realizzato grazie alle interazioni con i loro fan: sono stati incoraggiati a raccontare le loro paure e i loro desideri attraverso una piattaforma, che li ha poi trasformati in immagini grazie all’intelligenza artificiale. “Abbiamo usato l’AI mixandola con le emozioni umane. Stiamo per fare un’operazione come la fece Peter Gabriel che fece uscire un brano ogni luna piena, faremo uscire dei brani una volta al mese e che saranno come dei microcosmi. La tecnologia in parte ci spaventa ma se utilizzata bene ci può aiutare nel nostro lavoro”, chiariscono i musicisti.Lo spazio letterario è infine dedicato a Roberta Scorranese, che racconta il suo nuovo libro. Dal titolo A questo serve il corpo, con cui invita a intraprendere un viaggio nella storia dell’arte attraverso la rappresentazione del corpo femminile. “La cosa che ho notato è che nella storia dell’arte la donna è ritratta quasi sempre dormiente. Troviamo tantissime Venere che si assopiscono, tutte ritratte da uomini. Ho indagato il corpo delle donne attraverso l’arte per capire il loro sguardo”, precisa l’autrice.
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