Serie tv e musica nel salotto di Luce Social Club
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Luce Social Club S4 Ep.17
Venerdì 9 marzo – ore 21:15
Torna anche questa settimana l’imperdibile appuntamento con Luce Social Club, il “salotto” di Sky Arte divenuto un punto di riferimento per i protagonisti della scena culturale italiana contemporanea. Allo spettatore offre uno sguardo a 360° sulle novità nel campo del cinema, dell’intrattenimento e della musica. La nuova puntata va in onda su Sky Arte – in prima visione – venerdì 9 marzo.In apertura, parola alla regista Francesca Manieri, che presenta la sua nuova serie televisiva Supersex. Si tratta del biopic – inaspettatamente “femminista” – che accende i riflettori sulla vita e la carriera dell’attore porno più famoso d’Italia: Rocco Siffredi, interpretato da Alessandro Borghi. Per la regista, la pellicola è “un grande viaggio di educazione e decostruzione sentimentale nello stesso tempo”. Non a caso, precisa ancora, Siffredi “rappresenta l'emblema della mascolinità, e io volevo raccontare come viene costruita”.In studio con i conduttori Denise Negri e Federico Chiarini non manca l’ospite musicale: è la volta del cantautore Fulminacci, all’anagrafe Filippo Uttinacci. L’artista racconta la genesi del suo ultimo album, Infinito + 1. “Nel disco ci sono due collaborazioni: con I Pinguini Tattici Nucleari e Giovanni Truppi”, spiega Fulminacci. “Ci è venuto naturale definirli “opposti”, anche se sono sicuro che abbiano tantissime radici e referenze comuni – nel cantautorato italiano sicuramente. È il motivo per cui ci siamo trovati bene”.A chiudere la 17esima puntata di Luce Social Club è quindi Chiara Martegiani, attrice, ideatrice e co-sceneggiatrice della serie Antonia. Nei panni della protagonista, Martegiani sottolinea la necessità di focalizzare l’attenzione del pubblico su una malattia troppo spesso invisibile: l’endometriosi. “La serie è ispirata a molto alla mia vita”, confida Martegiani. “Ho capito che questa crisi che stavo attraversando era anche una crisi generazionale, soprattutto per quanto riguardava le donne”, prosegue l’attrice. “Noi donne ci facciamo diverse domande: sul tipo di vita che vorremmo avere, se vogliamo avere dei figli, sul lavoro. E ho pensato che potesse essere interessante raccontare una donna di 30 anni in crisi”. E, infine, aggiunge: “abbiamo capito che l'endometriosi poteva essere un'occasione per il personaggio, perché poteva farle capire che era arrivato il momento di iniziare a prendersi cura di sé. Ed era un modo anche per poter parlare di questa malattia, perché se ne parla pochissimo”.