Prende il via da Bologna, e farà tappa anche a Roma, Napoli e Milano, il progetto espositivo che rende omaggio a Lucio Dalla nel decennale della scomparsa. Un racconto denso di memorie e testimonianze, che ricostruisce la parabola umana e professionale del cantautore fra clarinetto, teatro, cinema e televisione.

A dieci anni esatti dall'improvvisa scomparsa, Lucio Dalla sta per essere ricordato da un'attesa mostra: un evento itinerante, destinato a raggiungere alcune delle principali città italiane, per poi essere riproposto anche oltre i confini nazionali. In apertura in concomitanza con l'anniversario della nascita dell'artista, il (celeberrimo) 4 marzo, Lucio Dalla. Anche se il tempo passa debutterà al Museo Civico Archeologico di Bologna. Non poteva che essere la città d'origine dell'autore ad accogliere la prima tappa di questo progetto concepito come una sorta di tour: "Quello tra Lucio Dalla e Bologna è un legame indissolubile e straordinario che traspare dalle sue canzoni e nel ricordo personale che molti bolognesi conservano di lui. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna Città creativa della musica Unesco vuole celebrare la sua musica, le sue canzoni, il suo genio, attraverso una grande mostra", ha osservato il sindaco Matteo Lepore. Dopo l'esordio bolognese, la rassegna raggiungerà Roma e in autunno sarà riallestita nella cornice dell'Ara Pacis. Nel 2023, anno in cui Dalla avrebbe compiuto ottant'anni, sarà quindi la volta di Napoli e di Milano.BOLOGNA RICORDA LUCIO DALLA CON UNA MOSTRA Il percorso espositivo, a cura di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, si snoda su una superficie di 1000 metri quadrati e segue un criterio sia cronologico, sia tematico. Alle undici sezioni della mostra – Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla ci racconta, Il clarinetto, Il museo Dalla, Dalla e la sua musica, Dalla e il cinema, Dalla e il teatro, Dalla e la televisione, Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e la sua Bologna – corrispondono altrettanti focus che, se da una parte accendono i riflettori su passioni e interessi peculiari della vita e della carriera dell'artista, dall'altra attestano il ruolo imprescindibile della musica in ogni stagione della sua esistenza. Un ambito che Dalla ha sondato in tutto il suo potenziale espressivo e comunicativo, del quale ha dato prova in canzoni e composizioni di grande successo, tra pop, poesia e ricercate sonorità: da Caruso ad Attenti al Lupo; da Com'è profondo il mare ad Anna e Marco; da Futura a 4/3/1943. A offrire una lettura esaustiva della sua parabola umana e professionale sono fotografie, documenti, memorabilia, filmati, abiti di scena e testimonianze di collaboratori, colleghi ed estimatori presenti in ciascun capitolo della rassegna.IL PROGRAMMA CULTURALE BOLOGNA PER LUCIO "La grande mostra Lucio Dalla. Anche se il tempo passa è un racconto emozionato ed emozionante dell’uomo e dell’artista che da Bologna partirà e attraverserà l’Italia offrendo l’opportunità di un incontro davvero speciale con Lucio", ha anticipato Andrea Faccani, Presidente della fondazione intitolata al cantautore. Il progetto espositivo rappresenta uno degli appuntamenti più rilevanti fra quelli che l'istituzione, nata nel 2014 dal desiderio dei cugini dell’artista di mantenerne viva la memoria, sta seguendo per il biennio 2022-23 insieme al Comune di Bologna. Fra le collaborazioni più recenti, si segnala quella con il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, attualmente in corso: ogni giovedì del mese di febbraio, alle 20:30, la casa di Lucio Dalla ospita un concerto che viene trasmesso in diretta streaming: un viaggio in musica, fra jazz, elettroacustica e classica che fa luce sui generi d'elezione dell'indimenticabile autore. [Immagine in apertura: Lucio Dalla a torso nudo, Foto di A. Lo Giudice]
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