A Torino gli affascinanti oggetti in metallo della tradizione islamica
ALTRO
Al MAO – Museo d'Arte Orientale di Torino, una mostra racconta la cultura islamica attraverso una serie di preziose manifatture in metallo risalenti al Medioevo.
Metalli sovrani.
La festa, la caccia e il firmamento nell’Islam medievale
è il titolo della mostra che da oggi (16 giugno)
al 17 settembre 2023 anima le sale del MAO – Museo d'Arte Orientale
di Torino. Inserita nel programma espositivo Frontiere
liquide e mondi in connessione, la
rassegna raccoglie una vasta selezione di oggetti della metallistica
islamica. Curata da Veronica Prestini, l'esposizione rappresenta la
prima collaborazione fra l'istituzione torinese e The Aron
Collection.
LA MOSTRA AL MUSEO
D’ARTE ORIENTALE DI TORINO
La mostra nasce,
come
altri progetti espositivi del MAO,
con l’obiettivo di mettere in contatto le antiche tradizioni
orientali e le opere contemporanee. A partire da queste premesse, il
percorso include la celebre opera Monochrome
bleu, che l’artista Yves Klein
realizzò nel 1959. Infatti, il blu di Persia, preso in prestito
dall’artista per la creazione del suo International Klein Blue,
domina molte delle pregiatissime miniature. Attraverso il filo
conduttore dell’uso sapiente e a tratti spirituale del colore blu
oltremare, l’esposizione permette di apprezzare appieno
l’evoluzione delle competenze tecniche e della potenza espressiva
degli antichi maestri artigiani.
L’ICONOGRAFIA DEI
METALLI ISLAMICI
Sono molti i temi iconografici
ricorrenti nei manufatti metallici. Tra questi la caccia, ma anche l’astronomia, che insieme all’astrologia
ricopriva un ruolo importantissimo per la vita di corte, influenzando
scelte politiche e militari. Di minuziosa fattura anche l’elegante
calligrafia araba, che spesso compare sugli oggetti di design destinati all’illuminazione, di grande importanza per la
dimensione spirituale e sacra.
[Immagine in
apertura: Grande bacile. Fars, Iran meridionale XIV secolo
Ottone inciso e ageminato in argento. Diametro 43 cm H 17,5 cm. The
Aron Collection Fotografia © Valerio Ricciardi]