Presentato presso la Sapienza Università di Roma il progetto “Lazio Antico. Atlante del Lazio meridionale”, la piattaforma digitale che raccoglie i tesori archeologici dei territori a sud del Tevere.

È disponibile da qualche giorno, e accessibile a tutti gli utenti del web, la nuova piattaforma multimediale dedicata ai beni e ai siti archeologici presenti sul territorio laziale meridionale. Autori dell'iniziativa sono la Regione Lazio e il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma. A loro va il merito di aver rintracciato, in un arco di tempo dal 2018 al 2021, centinaia di epigrafi, sculture ed edifici architettonici in 215 Comuni del Lazio. Un tesoro spesso inesplorato, finalmente ordinato e riunito in un’unica presentazione della storia urbana e rurale della regione. NUOVE TECNOLOGIE E ARCHEOLOGIA Risalenti indicativamente al periodo tra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C., i siti sono stati censiti e catalogati in una mappa digitale denominata Lazio Antico. Atlante del Lazio meridionale: un totale di oltre 41mila presenze archeologiche e monumentali che hanno condotto alla schedatura di oltre 10mila oggetti. Attraverso il proprio dispositivo, chiunque può usufruire di questo enorme “contenitore” di informazioni storiche. Accedendo al sito paesaggi scomparsi, ritrovamenti archeologici ed edifici dell'antichità presenti sul territorio a sud del Tevere si palesano agli occhi dell'utente. Catalogati in apposite schede descrittive, i siti archeologici sono illustrati con tavole architettoniche, foto d'archivio e accenni storici: tra questi il Sepolcro di Priscilla (risalente all'89 d.C. e situato lungo la via Appia) e la Villa marittima cd. di Cicerone (il complesso residenziale d'età imperiale a sud di Roma). Uno strumento di grande valore scientifico, per scoprire i cambiamenti subiti dal territorio laziale nel corso dei secoli. [Immagine in apertura: www.lazioantico.it. Credit Stampa e comunicazioni Sapienza]
PUBBLICITÀ