Marina Abramović "regina" della performance in un nuovo libro
LETTERATURA
In attesa della retrospettiva a lei dedicata dalla Royal Accademy of Arts di Londra, Marina Abramović svela il dietro le quinte della sua ricerca tra le pagine di un nuovo libro. Un compendio sintentico ed esaustivo sulla carriera della “regina” della performance.
Mancano poche settimane all'esordio
della grande retrospettiva su Marina Abramović alla Royal
Accademy of Arts di Londra. Rinviata per ben due volte a causa
dell’emergenza sanitaria, e annunciata come la più ampia rassegna
espositiva dedicata alla pioniera della performance, la mostra
londinese renderà omaggio alla carriera dell'artista mettendo in
scena dal vivo alcune delle sue azioni più emblematiche: da Rhythm
0 del 1974 all’iconica The Artist Is Present, realizzata
nel 2010 al MoMA di New York.IL NUOVO LIBRO DI OSSIAN WARD
In vista di questo imperdibile evento,
e con l'obiettivo di offrire agli appassionati d'arte un valido strumento
per approfondire le tappe fondamentali della carriera dell'artista di
Belgrado, la casa editrice Laurence King Publishing ha recentemente
dato alle stampe un nuovo libro, dal titolo – semplicemente –
Marina Abramović. Un volume conciso ed essenziale che fa
luce sulla pratica della performer, accompagnando il lettore negli
episodi biografici e professionali che hanno segnato il suo percorso.
A TU PER TU CON MARINA ABRAMOVIĆ
Autore del libro è il critico d'arte e
scrittore Ossian Ward. Invitato nel 2010 a intervistare la Abramović
per il magazine Time Out, l'autore mise a segno uno dei
ritratti più iconici dell'artista, a partire dallo scatto che
accompagnava l'articolo. In esso la performer è immortalata con lo
sguardo rivolto all'orizzonte, mentre un'aquila la affianca posata sul
braccio. L'incontro, certamente memorabile, divenne allora il
pretesto per mettere a segno una narrazione più complessa e
strutturata, che raccontasse l'artista e le sfumature della sua personalità magnetica.
IL LIBRO SU MARINA ABRAMOVIĆ
Un po' biografia un po' compendio
critico, il libro ripercorre in maniera sintetica e mirata i
principali traguardi dell'artista serba, capace di misurarsi
costantemente con i limiti della propria resistenza fisica e mentale.
Si passa dai primi, pionieristici, lavori insieme all'artista e
storico compagno Ulay ai lavori più recenti, nei quali le prove di
forza fisiche lasciano spazio a quelle della mente e del pensiero;
dagli omaggi ai maestri del passato (con la performance Seven Easy
Pieces tenuta al Guggenheim Museum nel 2005) agli ultimi
esperimenti con la realtà aumentata. Un progetto editoriale
sintetico ed efficace per conoscere da vicino questa protagonista assoluta dell'arte
degli ultimi cinquant'anni.
[Immagine in apertura: Marina
Abramović, The Artist is Present. Performance, 3 months. The
Museum of Modern Art, New York, NY, 2010. Ph: Marco Anelli. Courtesy
of the Marina Abramović Archives]